Maroni lancia la prossima battaglia: colpire il fenomeno della droga

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Maroni lancia la prossima battaglia: colpire il fenomeno della droga

21 Ottobre 2008

Il ministro dell’Interno lancia la prossima battaglia: "La nostra opposizione al femomeno della droga è a tutti i livelli. Nei prossimi mesi il Viminale sarà ancora più impegnato su questo fronte perchè dobbiamo colpire con assoluta durezza, in particolare il circuito dello spaccio".

Roberto Maroni, che oggi ha partecipato al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza di Milano presso la Prefettura di Milano, ha spiegato che alcune delle proposte uscite dal Comitato potranno essere inserite nel disegno di legge sulla sicurezza in discussione la Senato. In particolare, il ministro dell’Interno ha commentato che "pensiamo di delimitare con precisione il confine tra lo spaccio e il consumo e di limitare o vietare la possibilità di avere la patente per chi stato condannato in via definitiva per reati di droga. Se il condannato è minorenne non potrà avere la patente, magari fino ad una certa età".

Tra gli altri provvedimenti che potrebbero essere inseriti nel disegno di legge vi sono anche nuove misure "per la lotta all’intreccio tra immigrazione clandestina e traffico di stupefacenti: l’80% – aggiunge il ministro – delle persone condannate per reati di droga sono extracomunitari". In tal senso, ha anticipato Maroni che "verrà valutata la nascita di squadre investigative comuni tra Italia e altri paesi che possano agire in materia di traffico di stupefacenti senza le rogatorie, uno strumento lento, lungo e spesso inefficace".

Il ministro dell’Interno ha poi considerato la proposta di ordinanza del Comune di Milano che, quando sarà emessa ufficialmente, introdurrà una multa di 500 euro per chi sarà sorpreso ad usare sostanze stupefacenti in luogo pubblico. "Si tratta di una ottima ordinanza -ha detto Maroni- che si basa su di un mio provvedimento".