Mastrogiacomo, Fini attacca: “omissioni” del governo
12 Aprile 2007
di redazione
Contrasti in Aula questa mattina alla Camera tra Massimo D’Alema e Gianfranco Fini. Dopo il discorso del ministro degli Esteri, il leader di An è intervenuto inizialmente ringraziando “per aver accettato la richiesta da parte di
tutta l’opposizione perché riferisse in questa aula”, poi ha spiegato i motivi della “dissonanza radicale” con la politica del Governo sul caso Mastrogiacomo.
In particolare Fini accusa il Governo di “omissioni”. “Non vi accusiamo di non aver fatto tutto quello
che era in vostro potere per salvare gli ostaggi, vi accusiamo di non aver
detto che le autorità afgane non erano disponibili a liberare degli ostaggi per
liberare coloro che erano prigionieri dei talebani. Nel momento stesso in cui Karzai ha ceduto – ha sottolineato Fini -, nello stesso momento in cui
si è piegato alla richiesta del presidente Prodi, nel momento in cui Karzai ha detto ‘va bene, perché‚ Prodi ha
vagheggiato l’ipotesi del ritiro’, non ci si puó lamentare che subito dopo
Karzai affermi la linea della fermezza. La fermezza – ha spiegato – è l’arresto di Hanefi che risulta a tutti coloro
che conoscono l’Afghanistan come anello di congiunzione tra Emergency e i
talebani. (La fermezza, ndr) risulta nella
reiezione dell’ultimatum che i talebani hanno rivolto alle autorità afgane per
la liberazione di altri terroristi per garantire la scarcerazione
dell’interprete di Mastrogiacomo”.