Messico. Febbre da suini: la Farnesina invita a non andare nelle zone di rischio
26 Aprile 2009
di redazione
Si sconsigliano viaggi che non siano improrogabili nelle zone del Messico dove sono stati registrati i casi di febbre che sui media viene indicata come influenza da suini. È quanto è scritto nella sezione Avvisi particolari del sito della Farnesina "Viaggiare sicuri".
"Nelle ultime settimane si è registrato in Messico un aumento di casi di influenza acuta di origine non ancora definita particolarmente concentrati nella capitale Città del Messico", si rileva nel sito "Viaggiare sicuri", precisando che "casi isolati dell’infermità si sono registrati anche negli stati di Sonora, Baja California, Stato del Messico e Oaxaca".
"A meno di motivi improrogabili si consiglia ai viaggiatori che intendano recarsi nelle zone sopra indicate di rinviare i propri programmi di viaggio in attesa che la situazione sanitaria locale torni alla normalità", sottolinea ancora il sito, rilevando infine che "per evitare il contagio, alla popolazione è stato raccomandato di evitare la frequentazione di luoghi pubblici, di porre particolare attenzione nella cura dell’igiene personale e di accede a strutture sanitarie in presenza di sintomi influenzali".
Uno steward della British Airways che rientrava dal Messico è ricoverato in ospedale a Londra con sintomi che corrispondono a quelli dell’influenza da suini. Lo hanno annunciato sabato sera responsabili dell’ospedale e della compagnia aerea. Un portavoce del Northwest London hospital ha riferito che lo steward, la cui identità non è stata resa nota, è sotto cura "per dei sintomi che somigliano a quelli influenzali e reagisce bene al trattamento".
Un portavoce della British Airways ha confermato che lo steward ha effettuato il volo BA242 da Città del Messico, arrivato a Heathrow alle 13.00 locali. L’Agenzia di protezione della sanità ha sottolineato che l’uomo è stato sottoposto a esami "a scopo precauzionale", aggiungendo che a questo stadio non c’erano casi confermati di persone colpite dall’influenza suina nè in Gran Bretagna nè nel resto d’Europa.
Nel frattempo le autorità sanitarie del Messico hanno predisposto "l’isolamento per il tempo strettamente necessario delle persone" colpite dall’ infezione da suini. A renderlo noto è un decreto firmato dal presidente del paese, Felipe Calderon, e dal ministro della sanità, Josè Angel Cordova. Il decreto prevede inoltre che gli esperti dello stesso ministero possano entrare in qualsiasi abitazione nelle aree colpite dall’infezione, oltre ad avere via libera per monitorare il traffico terrestre, aereo e marittimo del paese, così come per controllare i passeggeri, e i loro bagagli, che possano potenzialmente essere portatori del virus.
Il ministero avrà d’altra parte la priorità nell’impiego dei servizi di comunicazione, via radi e tv, oltre ai contatti telefonici, ha aggiunto il decreto. Durante una missione svolta nelle ultime ore nello stato di Oaxaca, sud del paese, anche l’aereo del presidente Calderon è stato sottoposto ad attenti controlli per prevenire eventuali fonti di contagio, hanno d’altra parte reso noto i media locali. Il personale di bordo e i giornalisti che hanno accompagnato il capo dello Stato sono stati sottoposti a controlli medici.