Milano. Incendio in campo nomadi abusivo, morto un 13enne
13 Marzo 2010
di redazione
Un incendio è divampato nel campo nomadi di via Novara a Milano, questa notte poco prima delle 3. Nel rogo è morto un ragazzino di 13 anni mentre altre due persone sono rimaste ustionate e sono stata trasportate all’ospedale Niguarda dai sanitari del 118. Le loro condizioni non sono gravi.
L’incendio si sarebbe sviluppato nella baracca dove il giovane viveva con i parenti. A causare l’incendio sarebbe stata una stufa a legna, dalla quale, secondo i vigili del fuoco, si sarebbero propagate le fiamme. Le fiamme, secondo i primi accertamenti, avrebbero riguardato solo una casupola, sorprendendo nel sonno la famiglia. L’insediamento non ha allacciamenti: "La gente si riscalda come può – spiega un ex nomade ora stanziale, che fa il mediatore sociale – chi con le bombole, altrettanto pericolose se accumulate in luoghi non adeguati, sia con stufe a legna".
Al momento non è chiaro se a rimanere feriti siano stati i parenti della vittima o alcuni amici. Il 118 ha portato in ospedale, al centro ustionati di Niguarda, una donna di 21 anni e un uomo di età imprecisata, mentre un altro 20enne ha rifiutato le cure.
Il rogo si è verificato in un campo nomadi non autorizzato che si trova in via Caio Mario, un’area verde in fondo a via Novara, una lunga arteria stradale dell’estrema periferia ovest della città, e non va confuso con un altro campo, più grande e ‘regolare’, che si trova nei paraggi denominato "campo di via Novara". A Milano, infatti, ci sono 12 campi autorizzati, che subiscono censimenti periodici. L’area di via Caio Mario è stata colonizzata da Rom romeni solo in tempi recenti, ed è composta da 25 baracche.