Milano. Trovata microspia nell’ufficio del braccio destro della Moratti
20 Settembre 2009
di redazione
Una cimice è stata trovata sotto il tavolo del direttore generale del Comune di Milano Giuseppe Sala, collaboratore e consigliere del sindaco Letizia Moratti. Sulla vicenda la Procura ha aperto un’inchiesta per identificare chi ha piazzato la microspia sotto il tavolo del city manager del Comune, ex direttore generale di Telecom Italia. Lo riporta il Corriere della Sera.
Da una prima verifica svolta dalla Procura è emerso che la cimice non è di quelle che, in teoria, un’autorità giudiziaria avrebbe potuto legittimamente collocare, nel quadro di qualche indagine nella quale un pm avesse chiesto e ottenuto dal gip l’autorizzazione a svolgere ‘intercettazioni ambientali’. La microspia inoltre sarebbe stata piazzata non prima di agosto, giacché solo nel mese estivo, all’esito di un trasloco di arredi, Sala ha avuto nel suo ufficio il tavolo sotto il quale è stata scoperta la microspia.
Il city manager sarà presto sentito in Procura come testimone. L’inchiesta sulla vicenda è stata avviata una decina di giorni fa dal procuratore aggiunto Corrado Carnevali in seguito a una denuncia presentata dall’Avvocatura comunale. Il reato ipotizzato, per ora a carico di ignoti, è interferenza illecita nella vita privata.
Inoltre la magistratura disporrà una consulenza tecnica sulla cimice per cercare di capire tra l’altro di che tipo è e da quale ditta è stata messa in commercio. Da quanto si è saputo la "pulce" è stata scoperta tra la fine di agosto e i primi di settembre, al rientro del city manager dalle vacanze, nel corso di una bonifica proposta ancora a luglio dal segretario generale di Palazzo Marino Giuseppe Mele, in quanto erano parecchi mesi che l’ufficio di Sala non veniva controllato.
Il direttore generale del Comune, come riferisce chi ha avuto modo di parlargli, è tranquillo e continua a lavorare serenamente anche se non ha gradito la "sorpresa" della microspia ritrovata al rientro dalle sue ferie. Nell’ufficio del city manager, nel periodo in cui sarebbe stato spiato, non sono avvenute riunioni con il sindaco Letizia Moratti.