Mirafiori. Sacconi: “Il ‘no’ sull’accordo sarebbe il declino di Fiat”
14 Gennaio 2011
di redazione
Oggi è il giorno della verità per il futuro di Mirafiori. I lavoratori dello stabilimento torinese della Fiat stanno votando il referendum sull’accordo del 23 dicembre scorso, cruciale per il destino della fabbrica. L’affluenza è alta e in tutti e nove i seggi allestiti dalla Commissione elettorale si registrano lunghe code.
Nel turno di notte allo stabilimento, ha votato il 97,7% dei 393 lavoratori presenti. Di fronte ai cancelli di Mirafiori, il clima è tranquillo ed è ancora scarsa la presenza di delegati e attivisti sindacali a sostegno delle diverse posizioni nel referendum. Tra molte bandiere colorate dei diversi sindacati e striscioni tutti contrari all’accordo, lavorano solo le truppe televisive per le dirette delle diverse reti. A metà giornata è previsto il cambio turno dei lavoratori del mattino che stanno votando nei nove seggi allestiti per loro.
Intanto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, intervistato da ‘Radio Anch’io’, ha dichiarato che un’eventuale vittoria del fronte del no al referendum sull’accordo con Fiat su Mirafiori segnerebbe come conseguenza "l’avvio di un declino progressivo e irreversibile per l’intera filiera a partire da Torino".