MO. Gaza, blocco benzina, ONU deve cessare distribuzione aiuti
24 Aprile 2008
di redazione
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e il Programma alimentare mondiale (Pam) interromperanno oggi la distribuzione di prodotti alimentari a un milione di palestinesi a Gaza se Israele non riprenderà le consegne di carburante destinate agli autoveicoli.
L’Unrwa non avrà più diesel da domani, sarà costretta a bloccare la distribuzione di prodotti alimentari. Né l’Unrwa, né il Pam, che servono entrambe un milione di abitanti di Gaza, potranno riprendere le loro consegne prima di ricevere il diesel per i loro camion che trasportano prodotti alimentari”, ha affermato ieri il capo dell’Unrwa nella striscia di Gaza, John Ging, “Le condizioni umanitarie a Gaza sono semplicemente spaventose. Dieci mesi di sanzioni devastanti impediscono alla popolazione civile di avere una vita degna”.
Israele ha interrotto le consegne di carburante per i veicoli della striscia di Gaza dopo un attacco palestinese, il 9 aprile, contro il terminal di Nahal Oz, alla frontiera con Israele. Due guardie israeliane erano rimaste uccise. Ieri lo stato ebraico ha ripreso parzialmente le forniture di gasolio destinato alla centrale elettrica della città di Gaza dopo una sospensione di una settimana, secondo l’esercito israeliano. “Non ci sono più diesel o benzina per le ambulanze, per gli autobus, i camion, i generatori o le autocisterne. Il devastante impatto umanitario non può assolutamente essere previsto”, ha aggiunto Ging. Ha precisato che le scorte di carburante degli ospedali sono al di sotto della “soglia critica” e i rifiuti non sono più raccolti. Per quanto riguarda la centrale elettrica di Gaza, Ging si è rallegrato del riapprovvigionamento di oggi ma ha chiarito che è “una situazione di crisi permanente e non riceve quantità sufficienti”.
Il coordinatore speciale dell’Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Robert Serry, da parte sua ha invitato il movimento Hamas, che controlla la striscia di Gaza, “a far cessare immediatamente gli attacchi contro i punti di passaggio (tra il territorio e Israele), che siano commesso dal suo gruppo o da altri”. I recenti “attacchi degli attivisti palestinesi contro i punti di passaggio sono profondamente problematici”, ha aggiunto, ritenendo che non “facciano che aumentare e prolungare” il blocco contro la striscia di Gaza.
fonte: APCOM