Mogherini: Isis rischio per Occidente, Paesi arabi intervengano
21 Agosto 2014
di redazione
Il ministro degli esteri Mogherini parla di Isis, Stato Islamico, armi ai curdi e "scontro di civiltà" in una intervista a Repubblica. "Nessun paese è immune da rischi," dice Mogherini, "l’Isis ha fatto purtroppo proseliti anche in Occidente". Ieri il ministro degli esteri aveva ottenuto il via libera delle commissioni parlamentari per l’invio di armi leggere ai "peshmerga" curdi, sulla base delle decisioni prese in sede Ue. Nella crisi irachena, "l’Italia è stata promotrice della definizione di una cornice europea che non era affatto scontata", dice Mogherini a Repubblica. "Quello che sta succedendo in Medio Oriente oltre che un’emergenza umanitaria è legato alla sicurezza europea e italiana". Una linea definita ieri dal premier Renzi che durante il suo viaggio lampo a Baghdad ed Erbil ha parlato di una Europa che non deve tradire i suoi "valori di civiltà". "Reagire in questi scenari fa parte della nostra ragion d’essere", dice Mogherini. L’Isis, lo Stato islamico, secondo Mogherini, "vuole riportarci allo scontro di civiltà tra Islam e Occidente. Ma è un’organizzazione terroristica che usa la religione per perseguire il proprio disegno sanguinario". Secondo il ministro l’Islam "non ha nulla a che fare con tutto questo". Il ministro ha parlato di una azione diplomatica che coinvolga i Paesi arabi pronti a reagire al fascismo islamico. "Dobbiamo far parlare tra loro Paesi finora ostili", ha aggiunto Mogherini parlando dell’Iran. "L’Italia ha le relazioni per riuscirci".