Montagna. Alto rischio valanghe, vietato il fuori pista in Lombardia

In questo fine settimana rimane elevato il rischio di caduta valanghe sull’intero arco alpino lombardo. Lo ha reso noto l’ultimo bollettino diffuso dal Centro regionale nivometeo dell’Arpa Lombardia, con sede a Bormio (Sondrio).

Le abbondanti nevicate degli ultimi giorni, seguite da un improvviso innalzamento delle temperature, rendono instabili le masse di neve. È sufficiente il passaggio di un solo sciatore, sui crinali più esposti, per provocare distacchi di neve anche di una certa consistenza.

L’indice del pericolo-valanghe è 3, ossia marcato, su una scala che prevede cinque gradini, per cui gli esperti avvertono che in questo weekend è assolutamente vietata la pratica del fuori pista. Ci si può, invece, divertire sui tracciati preparati dagli addetti agli impianti di risalita delle diverse località montane e sciistiche della Lombardia che provvedono anche al continuo monitoraggio.

Intanto, sono stati ritrovati sani e salvi i due alpinisti coinvolti nelle valanghe che sono scese intorno a mezzogiorno in alta Valle Seriana, del Bergamasco. I due uomini sono stati colpiti per fortuna solo di striscio da uno dei due cumuli di neve che si sono staccati a Valbondione in località Lizzola, nei pressi del Rifugio Mirtillo. I due sono stati trovati dai soccorritori: sul posto sono intervenuti una trentina di uomini del Soccorso alpino insieme alle unità cinofile e a due elicotteri del 118.

Le operazioni sono tuttora in corso ma non si segnalano al momento altre persone coinvolte. L’allerta valanghe sulle Orobie continua ad essere molto alta a causa delle neve fresca caduta nelle ultime ore e al conseguente improvviso innalzarsi delle temperature.