Montezemolo contro le FS: “Un’ora di ritardo. Manca la concorrenza”

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Montezemolo contro le FS: “Un’ora di ritardo. Manca la concorrenza”

12 Maggio 2010

Si accende la guerra sui treni ad alta velocità. Luca Cordero di Montezemolo e Ferrovie si affrontano accusandosi sui ritardi in vista della concorrenza che li vedrà l’uno contro l’altro a partire dall’estate 2011, quando Nuovo Trasporto Viaggiatori (Ntv) – fondata da Montezemolo e Diego della Valle – sarà il primo operatore privato sulle rotaie italiane con treni superveloci.

Ad avviare la schermaglia è stato Montezemolo dopo essere arrivato in ritardo di un’ora ad un convegno per colpa di Ferrovie. La concorrenza per i treni serve "di sicuro, nell’interesse dei cittadini" ha detto caustico il presidente di Ntv, giustificando il suo ritardo di oltre un’ora a Padova per un incontro organizzato dalla Fondazione Telethon. Con i voli a rischio per la nuvola islandese, ha spiegato ai giornalisti, "abbiamo detto ‘partiamo in treno’, ma il treno ha avuto un’ora di ritardo, mi spiace". Poi, ha rincarato: "Una volta dicevano che la concorrenza è l’anima del commercio, io dico che la concorrenza migliora i servizi".

Immediata la replica di Ferrovie, con un affondo secco ribalta la critica sui ritardi: "Hanno molto a che fare con la concorrenza i pesanti ritardi registrati qualche giorno fa da 36 convogli Trenitalia proprio a causa di un treno della società di Montezemolo, la Ntv, impegnato in un test sulla linea Roma-Firenze: continui stop e rallentamenti per malfunzionamenti vari, con pesanti ripercussioni sui convogli Trenitalia che seguivano e conseguenti disagi a migliaia di nostri clienti". L’azienda guidata da Mauro Moretti si è detta "assolutamente d’accordo" sul fatto che "la concorrenza fra operatori efficienti e competitivi fa bene perché spinge tutti a migliorare sempre più" ed ha spiegato che il ritardo del convoglio di Trenitalia su cui viaggiava Montezemolo era stato determinato "da un problema dell’infrastruttura e non del treno: qualsiasi altra impresa ferroviaria quindi, oltre a Trenitalia, ne sarebbe stata penalizzata".

Intanto, per i pendolari potrebbero arrivare 1.000 nuovi treni. La commissione Trasporti della Camera ha infatti dato un via libera all’unanimità alla proposta di legge del capogruppo del Pd, Michele Meta e relatore del provvedimento – quella proprio caratterizzata dallo slogan "mille treni ai pendolari" – che ora passa all’esame dell’Aula.