Morta la donna aggredita in metrò, per l’aggressore l’accusa è di omicidio
16 Ottobre 2010
di redazione
È morta nella serata di ieri Maricica Hahaianu, la giovane donna romena ricoverata in coma all’ospedale Casilino di Roma da venerdì 8 ottobre, quando era stata colpita con un pugno da Alessio Burtone, ventenne romano, nella stazione della metro di Anagnina, dopo una lite nel corso della fila per l’acquisto dei biglietti.
L’accusa per il giovane è già stata formulata dal pm che l’ha modificata in omicidio preterintenzionale. L’avvocato di Burtone, Fabrizio Gallo, ha detto che in mattinata incontrerà il pm. "Cercherò di scongiurare l’emissione di una nuova custodia cautelare nei confronti del giovane poiché non sussiste il pericolo di inquinamento delle prove o pericolo di fuga", ha spiegato.
Le condizioni della donna si erano aggravate già nella giornata di giovedì mentre ieri era stata accertata l’assenza di attività elettrica del cervello. In giornata l’accertamento della morte cerebrale da parte di un’apposita commissione e la notizia del decesso poco prima delle 22.
I pochi familiari di Maricica Hahaianu presenti in Italia hanno manifestato l’ intenzione di riportare in Romania la salma ma il corpo della donna dovrà rimanere in Italia ancora per diversi giorni per l’autopsia per la quale sarà affidato oggi l’incarico al medico legale.