Mutui Usa: raddoppiano i pignoramenti nel secondo trimestre
25 Luglio 2008
di redazione
Tiene banco la questione della crisi dei mutui negli Stati Uniti.
La crisi dei mutui colpisce soprattutto i proprietari di case americani, al punto che nel secondo trimestre le procedure di avvio di pignoramento sono quasi raddoppiate, +171% rispetto ad un anno fa.
Rispetto al primo trimestre l’ aumento è stato invece del 14%, in base ai dati forniti da RealtyTrac, una società specializzata.
Sono circa 740 mila i proprietari che rischiano di essere espropriati dei loro beni immobiliari dalle banche, a causa del vertiginoso calo del prezzo delle case che non è più in grado di garantire il prestito a suo tempo concesso.
Ieri Bill Gross, gestore di PIMCO, il colosso mondiale dei fondi di investimento, aveva affermato che sono circa 25 milioni gli americani che rischiano di vedersi pignorare l’ immobile. L’ avvio della procedura di pignoramento consiste nell’ invio da parte dell’ istituto finanziatore di una cosiddetta ‘default noticè, in pratica un avviso di possibile dissesto.
Proprio per cercare di far fronte alle difficoltà dei proprietari di case, l’Amministrazione Bush ha messo a punto un piano straordinario di sostegno ancora all’esame del Congresso, che prevede anche un aiuto finanziario per le due agenzie semipubbliche del settore, Fannie Mae e Freddie Mac.
I pignoramenti nella prima metà di quest’ anno da parte delle banche sono stati 370.179 con una crescita del 154% rispetto al pari periodo dell’ anno prima.
Va aggiunto che molti americani proprietari di case che incorrono nelle procedure di pignoramento sono indotti a lasciare l’ immobile in quanto trovano alloggi in affitto ad un costo più basso rispetto a quello del mutuo.