Napoli. Si suicida il console tedesco Volkel, è mistero
30 Luglio 2009
di redazione
Si è uccisa a Napoli il console tedesco Angelika Volkel. La donna, 51 anni, si è buttata dal balcone di casa la notte scorsa finendo sulle rampe del garage sottostante.
A trovare il corpo è stato il portiere dello stabile intorno alle 5.30. La polizia, intervenuta sul posto, sta valutando il contenuto di un biglietto di scuse alla famiglia e ai collaboratori del consolato scritto in tedesco che sarebbe stato trovato accanto al corpo della donna. La Völkel non era sposata, i genitori vivono in Germania e un fratello negli Usa.
Ha parlato genericamente di un «malessere» che l’affliggeva ma non è ancora chiaro a cosa si riferisse con precisione se ad una grave malattia oppure ad problema depressivo. Poi ha lasciato un numero di telefono, quello del fratello, invitando chi l’avesse ritrovato a contattarlo per dargli la notizia della sua morte.
Tra i primi ad arrivare in via Petrarca il vicequestore Renato De Bernardo, dirigente del commissariato Posillipo e un funzionario del consolato di Germania a Napoli.
Sotto shock i dodici collaboratori del consolato: "Angelika era una persona buona e generosa, che amava Napoli e l’Italia", dicono tra le lacrime. "Era molto contenta del rinnovo del suo contratto, per un altro anno fino alla pensione, perché voleva stare qui a Napoli". Una persona attenta sempre ai rapporti con le comunità locali, tanto da visitare, in modo incessante, scuole, istituti e tenere seminari e incontri. "Una donna, inoltre, molto elegante – aggiunge una persona che la conosceva bene -. Mi chiedeva sempre: questo è adatto all’eleganza italiana?".
La Völkel era console a Napoli dal 2006. Dal 1978 al 2005 ha partecipato a missioni presso le rappresentanze diplomatiche tedesche a Belgrado, Vienna, Kuala Lampur, Niamey (Niger) e Dakar. La sede consolare a Napoli con i suoi 12 collaboratori è competente sul territorio dell’Italia meridionale, dal Molise a tutta la Sicilia.