Napolitano fiducioso su intesa riforme, primi passi su giustizia
03 Gennaio 2009
di redazione
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da Napoli dove si trova per qualche giorno di vacanza torna sul suo discorso di fine anno e dopo il plauso bipartisan ricevuto al suo invito alle forze politiche si dice "fiducioso" in una convergenza sulle riforme. Primi passi verso una possibile intesa si registrano sul tema della giustizia; la maggioranza, infatti ha aperto alla proposta del Pd di creare un collegio giudicante per la custodia cautelare. Infine il Capo dello Stato sottolinea "l’affinità" riscontrata con le parole del Papa a fine anno per quanto riguarda la crisi economica e la Santa Sede conferma: "C’è un’evidente sintonia tra i due Colli romani".
Napolitano incontrando i giornalisti a Napoli ha sottolineato di aver fatto quell’appello alla ‘corresponsabilità’ nel suo discorso di fine anno "nella fiducia e nella convinzione che possa essere raccolto il messaggio, però l’ho detto e lo ripeto, non soltanto dalle forze politiche ma da tutte le componenti della società".
E sul tema delle riforme si è aperto il dibattito politico del nuovo anno, con il Pd Vannino Chiti che propone di ripartire dalla riforma dei regolamenti parlamentari per dare tempi certi ai provvedimenti del governo, purchè questo limiti la decretazione d’urgenza. Non chiude ma rilancia la maggioranza che propone "una sessione parlamentare dedicata ad individuare i punti su cui è possibile convergere – spiega Italo Bocchino -, dalla modifica dei regolamenti parlamentari di cui parla Chiti al rafforzamento del premier con il superamento del bicameralismo perfetto di cui negli anni passati hanno parlato tutte le forze politiche. Sarebbe poi una sorpresa positiva se ci fosse un clima per intese più ampie, tra le quali quelle auspicate da Monti per cambiare strutturalmente il Paese".
Sempre dal Pd, il ministro ombra della Giustizia, Lanfranco Tenaglia, lancia invece la proposta di affidare "a un collegio di tre magistrati la decisione sulle misure di custodia cautelare. Tre giudici decidono sulle separazioni consensuali, sui brevetti e, quindi, a maggior ragione, questo meccanismo dovrebbe essere previsto quando c’è in gioco la libertà dei cittadini". Anche questa proposta non dispiace al Pdl: "E’ interessante – dice il sottosegretario alla Giustizia Elisabetta Casellati – tutto ciò che mira ad allargare le garanzie dei cittadini in tema di libertà personali. Va, dunque, valutata positivamente la proposta di Tenaglia sul superamento del giudice unico per le decisioni in materia di custodia cautelare". Favorevole anche la presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, secondo la quale però un collegio giudicante va introdotto "anche per valutare l’uso delle intercettazioni telefoniche".
Cauta l’Idv. Secondo il partito di Antonio Di Pietro, da sempre al fianco dei magistrati, "la riforma della giustizia non si deve fare per assecondare i sentimenti della ‘casta’ – avverte il portavoce Leoluca Orlando. Italia dei Valori ritiene che interventi legislativi in materia di giustizia non possono basarsi su umori e stati d’animo del momento o su strumentali polemiche indifferenti alla reale ampiezza e delicatezza del suo funzionamento".
fonte: APCOM