Napolitano: “La Resistenza ha ridato dignità e libertà all’Italia”
08 Settembre 2009
di redazione
Sobria cerimonia a Porta San Paolo per la celebrazione dell’8 settembre, data con l’annuncio dell’armistizio segna anche l’inizio della Resistenza contro l’occupazione tedesca a Roma dall’8 al 10 settembre 1943.
Il capo dello Stato, accolto davanti al piazzale della Piramide Cestia dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, ha deposto una corona d’alloro in ricordo delle vittime, sulle note della "Canzone del Piave" e del "Silenzio". Presenti alla cerimonia anche il presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante, il vicepresidente della Camera Rocco Buttiglione, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti e il governatore del Lazio Piero Marrazzo.
Al termine dell’omaggio ai caduti, il presidente Napolitano a piedi ha attraversato Porta San Paolo per visitare la mostra fotografica che, in dieci pannelli, ricorda gli eventi principali che hanno contraddistinto la difesa della città di Roma. "La resistenza ha ridato all’Italia la dignità e le ha restituito i valori fondamentali della libertà e dell’indipendenza", ha sottolineato il presidente della Repubblica.
"Tanti partigiani e tanti militari hanno combattuto e hanno perso la vita per ridare dignità, indipendenza e libertà all’Italia. Questi sono valori fondamentali", rimarca Napolitano che poi ricorda: "Siamo alla vigilia, io spero, dell’inizio dell’attività celebrativa del 150° anniversario dell’Unità d’Italia". E in tal senso, il capo dello Stato rimarca "la continuità tra le battaglie del Risorgimento e le altre che hanno garantito lo sviluppo dello Stato nazionale, unitario e democratico", fino appunto alla Resistenza celebrata oggi a Roma.