Napolitano, preoccupazione per il calcio italiano

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Napolitano, preoccupazione per il calcio italiano

12 Novembre 2007

Di solito restio a lasciarsi sfuggire all’estero un commento sulle questioni interne, oggi, in visita in Qatar, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano si è detto “molto preoccupato” per la domenica di sangue e violenza del calcio italiano.

A spingerlo verso una presa di posizione pubblica, oltre alla gravità dei fatti, probabilmente la visione delle televisioni internazionali su cui si è sintonizzato ieri sera, appena arrivato in albergo dopo un viaggio da Roma di almeno cinque ore.

Forse la questione del campionato italiano è stata sfiorata persino negli incontri tra le delegazioni ufficiali, vista la popolarità in Qatar della nostra serie A. Da queste parti, del resto, venne una volta a chiudere la carriera un argentino molto vicino al cuore di un paio di tifoserie nostrane, Daniel Omar Batistuta.

Intanto, è certo che la Tv pubblica qatarina ieri trasmetteva un Catania-Torino, un canale tutto sport l’ennesima replica della Finale del Mondiale di Germania, ed Al-Jahzeera (di gran lunga la più importante tv del mondo arabo, con i suoi 200 milioni di spettatori giornalieri) le immagini dei commissariati e delle caserme tutt’intorno all’Olimpico, messe a ferro e fuoco.

I due volti del calcio italiano. “Rappresento il Paese nello svolgimento delle sue relazioni internazionali”, ha esordito il Presidente.

Napolitiano ha anche spiegato di essere stato “tenuto informato dal Ministro degli Interni” per tutto questo tempo e subito dopo ha aggiunto: “Sono molto preoccupato anche io. Lo sono in particolare per la tragica morte di quel giovane romano, lo sono per le scene di grave violenza che, è bene che si sappia, sono state date da tutte le televisioni internazionali”.

Un inciso, quest’ultimo, che la dice lunga su come al Quirinale si ritenga dannoso per l’immagine internazionale del Paese quanto avvenuto domenica.