Nessuna donna in Giunta, anche a Verona si ricorre al Tar

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Nessuna donna in Giunta, anche a Verona si ricorre al Tar

29 Ottobre 2009

È stato presentato un ricorso al Tribunale amministrativo del Veneto per la mancanza di donne nella Giunta provinciale di Verona. A renderlo noto è l’associazione "Forum politico delle donne di Verona" che annuncia di aver depositato martedì 27 ottobre il ricorso al Tar.

Il documento fa specifico riferimento alla composizione della Giunta provinciale di Verona, che non prevede la presenza di donne. La presidente del Forum, Paola Piva, e l’avv. Michela Fugaro, socia del Forum, che ha redatto il ricorso, hanno sottolineato di non voler al momento rilasciare dichiarazioni sul contenuto e sul merito del ricorso.

Si tratta del secondo caso dopo quello avvenuto a fine settembre a Taranto. Qui la Giunta provinciale di centrosinistra è stata dichiarata illegittima a causa del mancato rispetto delle quote rosa, così come dispone lo stesso regolamento dell’ente. La decisione era stata presa dal Tribunale amministrativo di Lecce, che ha accolto il ricorso del comitato "Taranto Futura" presentato dall’avvocato Nicola Russo. I giudici (presidente Ravalli) hanno così accolto l’istanza proposta con il ricorso e ordinano al presidente della Provincia "di procedere alla modificazione della Giunta in modo tale – si legge nel dispositivo – da assicurare la presenza di entrambi i sessi".

La vicenda aperta dai tribunali della città pugliese ha creato un effetto domino che ha investito varie città d’Italia. Se la decisione del Tar di Lecce fosse applicata anche in altri contesti, infatti, Roberto Formigoni , Presidente della Regione Lombardia, dovrebbe riformare il proprio gruppo di lavoro. Anche nelle Marche non sono mancate denunce e prese di posizione che hanno colpito, in particolare, il neopresidente provinciale di Ascoli Piceno Piero Celani, reo di non aver preso in considerazione l’elemento donna nella formazione della Giunta. La stessa Emma Bonino, vicepresidente del Senato si era occupata della vicenda: "Se Taranto piange – aveva affermato – Ascoli Piceno non ride".

La leader radicale, però, non è stata l’unico esponente ad intervenitre nella questione. Il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha invitato gli amministratori ad essere dei "politici attenti" e "mostrare sensibilità nei confronti delle donne e garantire una adeguata rappresentanza della componente femminile in ciascun organismo – ha detto il ministro – a prescindere dalle quote rosa alle quali sono sempre stata contraria. Se questa sensibilità viene a mancare, come nel caso della Provincia di Taranto, ben venga un intervento del Tar a rimettere le cose a posto".