Nigeria, no della Corte alla scarcerazione leader Delta
08 Giugno 2007
di redazione
Rischi alla “sicurezza nazionale”. Con questa motivazione la Corte suprema nigeriana ha respinto all’unanimità la richiesta di scarcerare dietro cauzione il leader delle Forze popolari volontarie del Delta del Niger (Ndpvf), Mujahid Asari Dokubo, attivista di spicco del movimento del popolo Ijaw in carcere da più di due anni.
Ieri, i militanti del Consiglio rivoluzionario congiunto (Jrc) hanno riproposto la scarcerazione di Asari come condizione per il rilascio di quattro ostaggi stranieri, sequestrati il 1 giugno scorso in un impianto dell’azienda franco-americana Schlumberger. Si tratta di un cittadino olandese, un britannico, un pachistano e un francese. La scarcerazione di Asari è stata più volte posta come condizione anche dai militanti del Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend), responsabili di diversi rapimenti di dipendenti stranieri delle azione del petrolio, tra cui sette italiani. Asari viene considerato come la “bandiera della lotta dell’etnia Ijaw e della popolazione del Delta del Niger” contro lo sfruttamento delle risorse petrolifere della regione. “L’accusa di tradimento