Nobel. 19 paesi boicottano cerimonia per sostegno a Liu Xiaobo
07 Dicembre 2010
di redazione
Il comitato norvegese che assegna il premio Nobel per la pace ha affermato oggi che 19 Paesi diserteranno la cerimonia di consegna del premio al vincitore di quest’anno, il dissidente cinese Liu Xiaobo. Liu, 54 anni, sta scontando una condanna a 11 anni di prigione per i suoi scritti a favore della democrazia.
Il comitato per il Nobel ha indicato che, oltre alla Cina, i Paesi che non saranno rappresentati alla cerimonia sono: Russia, Kazhakstan, Colombia, Tunisia, Arabia Saudita, Pakistan, Serbia, Iraq, Iran, Vietnam, Afghanistan, Venezuela, Filippine, Egitto, Sudan, Ucraina, Cuba e Marocco.
Una portavoce cinese ha invece sostenuto che "oltre cento Paesi e organizzazioni" si sono dichiarati d’accordo col boicottaggio lanciato dalla Cina, che considera Liu "un criminale". Parlando in una conferenza stampa a Pechino la portavoce del ministero degli esteri Jiang Yu non ha voluto precisare di quali Paesi e organizzazioni si tratta. "Potrete vederlo voi stessi – ha affermato – la maggioranza della comunità internazionale è d’accordo con noi". In assenza di Liu Xiaobo e della sua famiglia – la moglie Liu Xia è agli arresti domiciliari da due mesi e ai suoi due fratelli non verrà permesso di lasciare la Cina – hanno annunciato che si recheranno per la cerimonia nella capitale norvegese, il 10 dicembre, una quarantina di esuli cinesi.
Tra gli altri, saranno a Oslo gli ex leader delle proteste studentesche del 1989 Yang Jianli – che ritirerà il premio a nome di Liu -, Chai Ling, Feng Congde e Wuer Kaixi. Anche Fang Zheng, un ex studente che ha perso entrambe le gambe nel massacro di piazza Tiananmen, e l’ astrofisico Fang Zhili prenderanno parte alla cerimonia con almeno tre esponenti dei gruppi democratici di Hong Kong: Emily Lau, Albert Ho e Leung Kwok-hung.