Nobel a Xiaobao. La Cina minaccia, 6 paesi declinano l’invito
18 Novembre 2010
di redazione
Sei paesi, fra cui Cina, Russia e Iraq, hanno respinto l’invito indirizzato ai loro ambasciatori ad Oslo a partecipare alla cerimonia di consegna del premio Nobel per la Pace 2010, assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo, attualmente ancora in carcere. Lo ha reso noto il direttore dell’istituto per il Nobel, Geir Lundestad, precisando che a tutt’oggi ”36 ambasciatori hanno accettato l’invito, 16 non hanno risposto e sei hanno detto di no”.
Oltre a Cina, Russia e Iraq, l’invito è stato respinto anche da Kazakistan, Cuba e Marocco. La Cina considera Liu un criminale e il premio a lui conferito "un’oscenità". Liu, 54 anni, è attualmente in carcere dove sta scontando una condanna a 11 anni di prigione per aver firmato la "Carta 08", documento che rivendica una Cina democratica. Il colosso asiatico ha minacciato "conseguenze" per i Paesi che sostengono il dissidente.
Fino ad oggi, però, molti Paesi occidentali (tra cui Francia, Regno Unito e Germania e Stati Uniti), hanno confermato la loro partecipazione. Anche l’Italia, tramite la Farnesina, ha confermato la propria presenza alla cerimonia del 10 dicembre.