Nobel. Premiati per la fisica i russi Geim e Novoselov
05 Ottobre 2010
di redazione
Il premio Nobel per la fisica per il 2010 è stato attribuito dall’Accademia reale delle scienze svedese agli studiosi russi André Geim e Konstantin Novoselov per i loro "studi rivoluzionari sul grafene", un materiale bidimensionale, il più sottile mai creato in laboratorio, dalle molteplici applicazioni innovative soprattutto nel campo dell’elettronica.
I russi Andre Geim, 57 anni, e Konstantin Novoselov, 36 anni, sono stati premiati per la scoperta, pubblicata sulla rivista Science nel 2004, della struttura di uno dei materiali più innovativi e rivoluzionari, il grafene. Trasparente e ottimo conduttore elettrico, questo materiale è oggi tra i più promettenti per costruire dispositivi come touch screen, pannelli luminosi e celle solari, ed è anche ottimale per aprire la strada ai futuri computer quantistici. L«’ingrediente» di base del grafene è il più familiare carbonio, che si presenta in questo caso in una struttura decisamente diversa: sostanzialmente bidimensionale (considerando che lo spessore è pari a quello di un atomo) e dall’aspetto simile a un nido d’ape. Queste caratteristiche singolari e insolite influenzano direttamente il comportamento di questo materiale, le cui proprietà cessano di rispondere alle regole della fisica tradizionale per obbedire a quelle della fisica quantistica.
Geim e Novoselov hanno avuto il merito di avere estratto il grafene dalla grafite, il materiale di cui sono fatte le comunissime matite. La loro abilità straordinaria li ha portati a manipolare la grafite in modo tale da ottenere uno strato di questo materiale sottile come un atomo, sfidando l’incredulità e lo scetticismo dei loro colleghi, convinti che sarebbe stato possibile non solo ottenere un materiale simile, ma soprattutto renderlo stabile.