Nucleare. Dal Ddl rinvio dei termini per la scelta dei siti idonei
02 Aprile 2009
di redazione
Slitta il termine per la scelta da parte del Governo dei criteri per l’individuazione dei siti per gli impianti nucleari. Lo stabilisce un emendamento dell’Esecutivo al disegno di legge (Ddl) sullo sviluppo, approvato ieri dalla commissione Industria del Senato.
Il termine previsto era fissato al 30 giugno 2009 ed è stato fatto slittare a sei mesi dall’approvazione del provvedimento. Con un emendamento delle opposizioni (Pd e IdV), viene stabilito che l’autorizzazione unica prevista per la costruzione e l’attività degli impianti nucleari non sostituisce comunque la Valutazione di impatto ambientale (Via) e la Valutazione ambientale strategica (Vas) "cui si deve obbligatoriamente ottemperare".
Approvato anche un emendamento del relatore che elimina la previsione della partecipazione, anche minoritaria, da parte della Cassa Depositi e Prestiti nei consorzi che verranno costituiti per lo sviluppo e l’utilizzo di impianti di energia nucleare.
Inoltre, con un altro emendamento si prevede una campagna d’informazione sulla sicurezza e l’economicità dell’energia nucleare, mentre un ulteriore stabilisce un contributo a carico dei produttori e la gestione di un fondo per lo smantellamento degli impianti nucleari, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi.
Sempre con un emendamento, viene reso più vincolante un criterio cui il Governo si dovrà attenere per l’attuazione sulla delega per lo sviluppo del nucleare civile: in particolare la definizione di "adeguati" livelli di sicurezza dei siti diventa di "elevati" livelli di sicurezza.
Infine, sempre riguardo ai principi di delega, anche agli enti locali dovranno essere riconosciuti i benefici già previsti per le persone residenti e per le imprese operanti nei territori circostanti i siti nucleari, con oneri a carico delle imprese coinvolte nella costruzione o nell’esercizio degli impianti.