Nucleare. Iran dice no all’accordo Aiea
23 Ottobre 2009
di redazione
Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Mohamed El Baradei “aspettava una risposta chiara dall’Iran”. E sul documento è arrivato il primo no. L’Iran non è intenzionato ad accettare un accordo proposto dall’Aiea con Usa, Russia e Francia per la fornitura di uranio arricchito, e ha avanzato a sua volta una controproposta in materia. Lo riferisce la televisione di Teheran.
In precedenza Russia, Francia e Usa avevano invece ufficialmente approvato la bozza di accordo sull’arricchimento all’estero dell’uranio iraniano.
Al termine di una riunione di 3 giorni Mohammed ElBaradei aveva annunciato mercoledì di avere fatto circolare una “proposta di accordo” per l’arricchimento all’estero di parte dell’uranio iraniano. Con l’accordo di Vienna, Teheran accetterebbe di trasferire circa l’80 per cento – sul totale di 1.500 chili – del proprio uranio arricchito in Russia, dove dovrebbe essere ulteriormente arricchito prima della trasformazione in combustibile nucleare, prima del suo rientro in Iran per alimentare un reattore a fini di ricerca.
È una soluzione che priverebbe gli ayatollah della quantità di uranio arricchito necessaria per confezionare una bomba (circa 1000 chili). L’intesa prevede che l’uranio sia arricchito in Russia e non cita direttamente il coinvolgimento della Francia.
Quanto alla tempistica, l’Iran dovrebbe contattare l’Aiea entro fine anno per la spedizione dell’uranio e dal primo contatto all’invio non dovrebbe passare più di una settimana. Questo significa che i 1.200 chili di uranio arricchito potrebbero non lasciare l’Iran prima di gennaio del 2010. Ora manca solo l’ok di Teheran che però ha detto che non intende rinunciare ad arricchire uranio sia pure a un basso livello.