Nucleare. La Corea del Nord fa pressioni per dialogo con gli Usa

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Nucleare. La Corea del Nord fa pressioni per dialogo con gli Usa

02 Novembre 2009

La Corea del Nord va in pressing sugli Stati Uniti, a meno dieci giorni dalla missione di Barack Obama in Asia che avrà inizio il 12 novembre dal Giappone: Washington deve decidere sull’ipotesi di dialogo bilaterale sulle questioni del disarmo nucleare altrimenti il regime di Kim Jong-il andrà "avanti per la sua strada".

Il ministero degli Esteri di Pyongyang torna alla carica e, attraverso l’agenzia di stampa del regime, la Kcna, ribadisce le "precondizioni" perché ritorni il dialogo multilaterale che include anche i colloqui a Sei. "Ora che abbiamo mostrato la generosità di dichiarare la nostra posizione, vale a dire che vorremmo parlare con gli Usa e tenere colloqui multilaterali, compresi quelli a Sei, è tempo per gli Stati Uniti di prendere una decisione". È "il turno degli Usa", spiega un portavoce del ministero secondo cui "la conclusione alla quale siamo arrivati è che le parti direttamente interessate, che sono la Corea del Nord e gli Stati Uniti, debbano prima sedersi a un tavolo e trovare una soluzione ragionevole".

La Corea del Nord, dopo mesi di provocazioni con tanto di test nucleare e lanci di missili a breve e lungo raggio, si è detta pronta all’inizio di ottobre a riprendere, a determinate condizioni i negoziati sul suo disarmo nucleare che, oltre a Pyongyang, coinvolgono dal 2003 la Corea del Sud, gli Stati Uniti, la Cina, il Giappone e la Russia. L’incontro della scorsa settimana tra Ri Gun (il vice inviato nordcoreano sul nucleare) e il capo delegazione americano, Sung Kim, avevano fatto ipotizzare come maturi i tempi per una visita di Stephen Bosworth (il rappresentate Usa per le politiche sulla Corea del Nord) a Pyongyang. Secondo Seul, invece, il Nord avrebbe riportato in funzione – riferisce l’agenzia Yonhap – l’impianto di Yongbyon per la produzione di plutonio.

Il "supremo leader" Kim Jong-il, inoltre, ha fatto visita in fattoria nella provincia di Phyongan del Nord, in base al resoconto dei media del regime, raggiungendo quest’anno il record di 129 iniziative di questo genere: un iperattivismo che gli consente di raggiungere gli stessi livelli del 2005.