Nuoto. Filippi e Pellegrini inarrestabili: “E’ solo l’inizio”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Nuoto. Filippi e Pellegrini inarrestabili: “E’ solo l’inizio”

29 Luglio 2009

Quella di ieri è stata una grande giornata per le due nuotatrici azzurre. Dopo l’oro di Alessia Filippi nei 1.500 stile, la Pellegrini ha coronato la sua carriera superando il record personale e regalandosi il record mondiale nella semifinale dei 200 stile libero, dopo il trionfo nei 400 stile libero.

La Filippi, romana doc, raggiunge proprio lì dove l’aveva sognato quel gradino dei grandi che ancora le mancava: dopo i titoli europei e l’argento olimpico a Pechino, cercava la consacrazione per non essere più seconda a nessuno. L’azzurra ha trionfato nella gara più lunga del programma con il tempo di 15’44"93, nuovo record europeo e della manifestazione, precedendo la danese Lotte Friis (15’46"30) e la rumena Camelia Alina Potec (15’55"63). Sentiva che doveva ripartire ora, per arrivare in alto, per fare quel salto necessario a diventare grande: nella sua Roma si è presa l’oro della vita, con una magia che la Città eterna ha reso mille volte più grande.

"È tutto come avevo sognato, e adesso cantate l’inno" ha detto la Filippi senza cedere troppo all’emozione, col fan club tutto di casa diviso tra gli spalti e la curva. "Volevo questa medaglia, me la sono presa, avete visto tutti una nuova Alessia – ha detto l’azzurra con gli occhi ancora schizzati di adrenalina – e si riparte da qui. Ma non è finita, anzi siamo solo all’inizio. È un’Alessia nuova, sono stata tre anni sotto la campana di vetro, incapace di tirare fuori le emozioni. Ho tolto i blocchi che mi impedivano di essere completamente me stessa e ora eccomi qui. Capace di prendermi l’oro mondiale".

Ma la rassegna non è finita: ci sono gli 800 sl, gara in cui potrebbe trovarsi gomito a gomito con Federica Pellegrini ("Ci facciamo bene l’una con l’altra, c’è la giusta rivalità. Vogliamo dimostrare di fare sempre meglio"), c’è la 4X200 sl a cui tiene tanto e poi i 400 misti a cui è iscritta per il gran finale. Ma la competizione è dura: "Puntiamo sul podio, e sono convinta che possiamo arrivare sul gradino più alto: questa staffetta vale tanto, c’è una primatista del mondo e io faccio una frazione buona" continua l’azzurra, che confessa: "A me l’oro di Federica ha gasato, magari anche il mio avrà spinto lei".

E proprio lei, la Pellegrini che nella finale dei 400 stile libero ha scritto una nuova pagina della storia, ieri ha sbriciolato il record mondiale dei 200 fermando il cronometro su 1’53"67 nella prima semifinale dei 200 stile libero. La nuotatrice veneta ha migliorato con irrisoria facilità il suo precedente record di 1’54"47 stabilito lo scorso 8 marzo agli Assoluti primaverili di Riccione. "È il mio nono record del mondo prima dei 21 anni – ha detto raggiante -. Sono brava e continuerò a fare sempre meglio". E oggi passerà dalle parole ai fatti: oggi si svolgerà infatti la finale dei 200 stile libero.

"Il nostro Paese sta affrontando delle difficoltà, ma penso alla tragedia in Abruzzo e non ad altre stupidaggini – sottolinea la Filippi riferendosi magari al gossip-politico degli ultimi tempi -. Federica ed io siamo contente di tenere alta la bandiera italiana, per dimostrare a tutti che questo è un paese fantastico". Tanti obiettivi in un oro: la promessa che non è ancora finita.