Nuova influenza. Fazio: “Entro marzo forse 4 milioni di casi”
14 Luglio 2009
di redazione
Secondo le proiezioni del ministero del Welfare, entro marzo si potrebbero verificare in Italia 3-4 milioni di casi da contagio di nuova influenza. Lo ha detto il viceministro della Salute, Ferruccio Fazio.
Nel corso di una conferenza stampa convocata al ministero del Welfare, Fazio ha citato i dati relativi a proiezioni messi a punto dall’Istituto Superiore di Sanità circa il possibile andamento dell’epidemia di nuova influenza in Italia. In assenza di misure di contenimento, come il ricorso ai farmaci anti virali, ha spiegato Fazio, "a tutto marzo si potrebbero verificare circa 13 milioni di contagi e l’epidemia continuerebbe per l’anno successivo; attraverso il contenimento con farmaci anti virali – è il secondo scenario illustrato da Fazio – si arriverebbe a 9 milioni di contagi".
Vaccinando invece, ha precisato il viceministro, le categorie dei lavoratori essenziali e della popolazione a rischio "entro metà novembre-fine anno, alla fine del mese di marzo si verificherebbero secondo le proiezioni 4 milioni di contagi e l’ epidemia proseguirebbe per l’anno successivo". Per questo, 8,6 milioni di italiani verranno vaccinati contro il virus della nuova influenza entro la fine dell’anno. Si tratta principalmente di lavoratori dei servizi essenziali (sanità, polizia, vigili del fuoco) e di soggetti sotto i 65 anni con malattie croniche e a rischio. Da febbraio si dovrebbe quindi procedere ad una seconda fase di vaccinazioni che riguarderà i giovani dai 2 ai 20 anni e presumibilmente anche le donne incinte.
"Questa – ha detto il viceministro – è una ipotesi di strategia vaccinale che ci allinea agli scenari di altri paesi come Germania e Spagna, che si stanno orientando verso la vaccinazione del 35-40 per cento della popolazione". Fazio ha quindi confermato che i vaccini contro la nuova influenza, ai quali si sta lavorando, potranno essere disponibili per ottobre: "Ad oggi però – ha rilevato – i vaccini non sono stati testati per i giovani sotto i 18 anni e per le donne in gravidanza, e questo aspetto va affrontato. Dunque – ha concluso Fazio – è presumibile che la certificazione completa per tali vaccini si avrà entro gennaio, appunto dopo le verifiche per la sicurezza dei vaccini sulle categorie dei giovani e delle donne in gravidanza".
Vi è però un ulteriore scenario illustrato da Fazio: "Se vacciniamo entro fine anno categorie a rischio e lavoratori essenziali, e procediamo a febbraio con la vaccinazione anche di 12 milioni di giovani che rappresentano la popolazione scolastica, allora i contagi si attesterebbero a 3-4 milioni entro marzo ma, fatto importante, l’epidemia si arresterebbe". Quanto alle proiezioni relative ai possibili decessi, Fazio ha ricordato che l’incidenza di mortalità per la nuova influenza è pari allo 0,4 per mille ed è dunque più bassa anche rispetto all’incidenza di mortalità della normale influenza stagionale che raggiunge l’1 per mille. Nonostante questo, ha precisato Fazio, i morti secondo le proiezioni potrebbero essere "migliaia".
"Non sottovalutiamo la situazione, ma non creiamo allarmismi ingiustificati". Così il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, facendo il punto circa l’andamento dell’epidemia, chiama alla calma. Sacconi ha affermato che la strategia di vaccinazioni è stata "frutto di una decisione collegiale che ha interessato anche il sottosegretario Letta, il ministro dell’Economia Tremonti e lo stesso premier Berlusconi", che andrà avanti anche d’intesa con gli altri Paesi. Una strategia condivisa anche a livello internazionale quindi: "Ci muoviamo – ha detto il ministro – anche sulla base delle indicazioni dei centri per il controllo delle malattie Cdc di Atlanta e considerando i piani già adottati da Germania e Spagna. È il modo corretto per approcciare il problema, dovendo però sempre essere pronti a correzioni lungo la via, ad esempio nel caso ci trovassimo dinanzi ad una mutazione del virus. Di certo – ha ribadito Sacconi – ci stiamo attrezzando e procederemo innanzi tutto alla vaccinazione delle prime categorie a rischio della popolazione".
Il ministro del Welfare ha poi precisato che il Governo è attrezzato ad affrontare l’emergenza della nuova influenza anche dal punto di vista economico: "Ovviamente – ha detto Sacconi nel corso della conferenza stampa – siamo attrezzati anche dal punto di vista delle risorse finanziarie per fare fronte a questa e alle altre emergenze". Per quanto riguarda i costi complessivi legati alle strategie di vaccinazione per la popolazione, il vice ministro della Salute Fazio ha quantificato la spesa in "qualche centinaia di milioni di euro": "Ma si tratta di una cifra – ha concluso – che non crea problemi; anche in tempi magri come questi".
Intanto dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) giungono le cifre ufficiali dell’epidemia: nel mondo, in totale sono 116.943 i casi di persone infette dal virus della nuova influenza A/H1N1 e 580 persone sono morte finora a causa della malattia.