Nuova influenza. Grave bimba di 3 anni, Formigoni: “Situazione sotto controllo”
02 Novembre 2009
di redazione
E’ in gravi condizioni all’ospedale "Manzoni" di Lecco una bimba di tre anni colpita dal virus H1N1. A renderlo noto lo stesso ospedale dove la bimba è stata portata venerdì. Secondo quanto riporta la struttura, la bambina è giunta al pronto soccorso venerdì 30 ottobre "con i classici sintomi influenzali: febbre alta, tosse, difficoltà respiratorie". Attualmente la piccola è trattata con terapia antivirale specifica, "che dovrà essere somministrata per altri 4/5 giorni. Il quadro clinico risulta ancora severo – concludono gli specialisti di Merate – anche se, da parte degli operatori sanitari, sussiste un prudenziale ottimismo".
Per la seconda fase della campagna vaccinale contro l’influenza A, che prende il via ufficialmente oggi, la Lombardia attende in tutto circa 400 mila dosi. A spiegarlo è Luciano Bresciani, assessore regionale alla Sanità. "Le dosi devono arrivare in progressione – spiega Bresciani – e questa dipende non tanto dal Ministero della salute ma dalla produzione industriale. Man mano che vengono prodotti li riceveremo". Intanto la Regione si prepara a ridurre i ricoveri programmati, per lasciare liberi posti letto da destinare agli eventuali casi gravi dovuti a complicanze dell’influenza A. "Entriamo nella fase della riduzione dei ricoveri programmati – continua l’assessore – in modo da avere flessibilità per i casi gravi previsti. Quanti saranno questi letti è ancora in valutazione, e sarà in funzione del trend di crescita dell’influenza: se ad esempio il contagio cresce del 5% allora sarà del 5%, se crescerà del 10% sarà del 10% e così via".
"In Lombardia la situazione sul fronte dell’influenza A è totalmente sotto controllo". Ad assicurarlo è il presidente della Regione, Roberto Formigoni, a margine di un incontro per presentare il neonato consorzio che gestirà la Città della Salute, progettata per sorgere a Milano in tempo per l’Expo. "La situazione è totalmente sotto controllo – ha ribadito Formigoni – la Lombardia ha programmato da mesi le fasi successive di intervento, e possiamo dire che con oggi parte la seconda fase in tutti gli ospedali della Lombardia", con la quale si vuole raggiungere con la vaccinazione le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza così come i malati a rischio. "Contiamo di vaccinare nei prossimi giorni 150-200 mila persone: è un’influenza diffusa, ma non particolarmente grave". Per quanto riguarda i medici, coinvolti nella prima fase della vaccinazione partita lo scorso 14 ottobre, le adesioni non sono ancora quelle sperate. "Difatti non c’è obbligo – conclude Formigoni – i medici hanno discusso con la Regione le modalità di applicazione di queste vaccinazioni: noi siamo tranquilli, e tutto si sta svolgendo secondo i programmi".
L’influenza A, ribadisce il presidente Formigoni, "è diffusa ma non particolarmente grave. E se si avvertono sintomi, occorre rivolgersi al medico di famiglia non al pronto soccorso", torna a ripetere. Intanto proseguono i contatti della Regione Lombardia con i territori confinanti per la gestione dell’influenza A. Qualche settimana fa l’assessorato alla Sanità si era confrontato con le autorità sanitarie del Canton Ticino, mentre "domani è previsto un vertice con Veneto e Friuli per discutere dei problemi" legati alla pandemia, annuncia Bresciani. Quando alla bassa adesione alla campagna vaccinale registrata fra i medici, Formigoni e Bresciani precisano: "Non c’è l’obbligo di vaccinarsi e ognuno è libero di scegliere". I camici bianchi, conclude Formigoni, "hanno discusso con la Regione Lombardia le modalità di applicazione di queste vaccinazioni. Noi siamo tranquilli. In regione tutto procede secondo i programmi".