Nuova influenza. Morta a Napoli la quinta vittima, aveva 71 anni
29 Ottobre 2009
di redazione
E’ morto poco fa il direttore sanitario della casa di cura privata "Villa Bianchi" di Portici. L’uomo aveva 71 anni ed è la quinta vittima italiana a causa della nuova influenza a Napoli. L’anziano era uno dei pazienti ricoverati in rianimazione all’ospedale per la cura delle malattie infettive "Cotugno", e le sue condizioni erano giudicate critiche a causa di patologie pregresse.
All’ospedale Cotugno di Napoli sono ricoverati altri quattro pazienti affetti dall’influenza A e che, secondo quanto si apprende, sarebbero in condizioni che destano preoccupazione. Lo ha confermato il manager del presidio ospedaliero Antonio Giordano, evidenziando che si tratta di pazienti con quadri clinici molto complessi e che, pertanto, la prognosi non viene sciolta. Tra i quattro anche la donna di 32 anni arrivata al centro per le malattie infettive dopo aver partorito.
Nella tarda serata di ieri, sempre all’ospedale Cotugno di Napoli, era morto un uomo di 65 anni a causa del virus H1N1. La vittima, detenuta nel carcere di Poggioreale, era già debilitata per altre patologie: l’uomo era diabetico e già affetto broncopneumopatia cronica ostruttiva e cardiopatia post ischemica ed obeso.
Risale ad appena tre giorni fa un altro decesso nello stesso centro ospedaliero per colpa dall’influenza A: si trattava di un medico napoletano di 56 anni. Nella notte tra il 3 ed il 4 settembre scorso, invece, era deceduto un uomo di 51 anni, residente nel quartiere di Secondigliano ed anche egli, al momento del ricovero, con un quadro clinico molto complesso.
Il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio ha tenuto una conferenza questa mattina in cui ha fatto sapere che i dati sull’incidenza dei casi di influenza A in Italia sono "saliti moltissimo e ci dicono che l’Italia è il Paese in percentuale con il maggior numero di casi insieme alla Spagna, circa 380 per 100 mila abitanti". Fazio ha fatto però sapere che il virus H1N1 rimane, comunque, lieve e sotto controllo.
A proposito dell’incidenza del numero dei casi di influenza A il vice ministro della Salute Ferruccio Fazio spiega che dal 19 ottobre "sono state attivate le reti dei medici sentinella, che ci consentono di fare un paragone tra il nostro e gli altri paesi europei che prima non era facile realizzare". In tal senso, aggiunge Fazio, "i dati ci dicono che la Spagna ha un numero di casi simile al nostro, che la Francia si attesta un po’ più in basso, 216 casi per 100 mila abitanti mentre l’Inghilterra risulterebbe avere un dato 10 volte inferiore anche se – precisa il vice ministro – questo dato (39 casi per 100 mila abitanti) probabilmente è sottostimato". In ogni caso Fazio smorza le preoccupazioni: "L’influenza A – dice – continua a restare leggera". Conferma però due raccomandazioni già fatte in passato, "di non andare ad intasare i pronto soccorso ma di recarsi dal medico di famiglia in caso di contagio", e l’opportunità che a vaccinarsi "siano solo i servizi essenziali e i pazienti con malattie croniche". "Gli altri – ribadisce in conclusione Fazio – non devono vaccinarsi".