Nuovo partito di Berlusconi può arrivare al 35%
21 Novembre 2007
di redazione
In Italia esiste un 35% di elettori potenziali del nuovo partito lanciato da
Silvio Berlusconi. Lo indica oggi un sondaggio di Ipr marketing commissionato da Repubblica.it.
Il 19 novembre è stato intervistato un campione di mille persone tra l’annuncio di
piazza San Babila a Milano e la conferma ufficiale, 24 ore dopo, in piazza di
Pietra a Roma.
Non importa se si chiamerà Partito della Libertà o Partito del popolo della
libertà, la nuova formazione politica, dice il sondaggio, si porterà dietro lo
zoccolo duro di Forza Italia (circa il 28%) e sarà in grado di allargarlo al
35%, conquistando il 2% degli indecisi e rosicchiando percentuali analoghe da An
e Udc. Molto meno dalla Lega, solo lo 0,5%, forte di una propria base
identitaria e territoriale molto definita.
Quanto al nome, piace di più “Partito della libertà” (55%) rispetto a
“Partito del popolo della libertà” (35%) anche se la sigla resterebbe la stessa
— Pdl.
Solo il 26% degli intervistati, dice il sondaggio, crede però che il Pdl sarà
“un partito diverso che riuscirà ad aggregare anche un elettorato nuovo e
diverso”. La netta maggioranza (66%) è convinto che in realtà “sarà solo un
partito simile a Forza Italia con lo stesso bagaglio di voti”.
Il 59% poi non ha dubbi: l’esigenza di creare il Pdl nasce dal fatto che
“Berlusconi vuole rafforzare la sua leadership”, opinione condivisa dalla
maggioranza degli intervistati di tutti i partiti della Cdl con i picchi di Udc
(73%) e Lega (68%).