Obama ai repubblicani: “Non toccate mia moglie”
19 Maggio 2008
di redazione
Il messaggio del senatore dell’Illinois Barack Obama ai repubblicani è arrivato forte e chiaro: Michelle non si tocca. Il probabile candidato democratico per la Casa Bianca ha difeso a spada tratta la moglie, presa di mira dagli avversari politici del marito per commenti giudicati poco patriottici, e ha messo in guardia chi avesse intenzione di condurre una campagna elettorale "di cattivo gusto" e grossolana. "Se intendono mettere in mezzo mia moglie e la mia famiglia stiano attenti, perché è una cosa che trovo inaccettabile", ha detto colui che spera di diventare il primo presidente afroamericano. Durante la trasmissione "Good Morning America" in onda sull’emittente televisiva Abc, Obama, seduto accanto alla moglie, ha parlato di Michelle – "la persona migliore che conosco, onesta e forte" – mettendo in guardia coloro che "vogliono dare di lei un’immagine lontana da quella reale e metterla al centro della campagna elettorale". La famiglia del senatore dell’Illinois deve essere lasciata fuori dai veleni che infiammeranno la corsa alla Casa Bianca: "Su di me possono dire tutto quello che vogliono, mi aspetto che vadano a ripescare qualunque cosa abbia detto in vent’anni di vita pubblica per mettermi nella peggiore luce possibile. E’ così che loro si comportano. Ma se intendono mettere in mezzo mia moglie e la mia famiglia stiano attenti, perché è una cosa che trovo inaccettabile". Michelle era stata attaccata dai repubblicani per avere dichiarato durante un comizio di sentirsi "orgogliosa del paese per la prima volta nella vita di persona adulta" e le polemiche sono state riaccese da un video in cui si vede appunto la moglie di Obama che pronuncia le parole incriminate seguita da immagini di americani che si dicono "orgogliosi del proprio paese da quando sono bambini". Trovo che sia un modo grossolano e di cattivo gusto di condurre la campagna elettorale, soprattutto da parte di persone che dicono di difendere la famiglia come valore. Credo che si debba ristabilire una certa decenza in questo processo politico perché attaccare la famiglia di una persona non è decente". Nel corso dell’intervista Michelle ha negato di avere escluso categoricamente la possibilità che la senatrice di New York Hillary Clinton, se fosse sconfitta, possa correre al fianco di Obama come vicepresidente. "Penso il meglio di lei, come donna e come madre. E’ determinata e sta affrontando tutto questo con una notevole compostezza. Solo penso che chi ottiene la nomination abbia il diritto di scegliere il vice che ritiene più adatto e più opportuno", ha detto Michelle.
APCOM