Obama. Vescovo caldeo di Baghdad: “Che alle belle parole seguano i fatti”

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Obama. Vescovo caldeo di Baghdad: “Che alle belle parole seguano i fatti”

21 Gennaio 2009

"Le parole sono state molto belle, adesso è il tempo di attuarle. Uscire dall’Iraq con responsabilità è possibile ma solo lasciandolo in pace e in sicurezza". Così monsignor Shlemon Warduni, vescovo ausiliare del Patriarcato caldeo di Baghdad, commenta al Sir l’insediamento di Barack Obama ieri alla Casa Bianca.

"Il Paese – dichiara il vescovo – deve essere lasciato nelle mani degli iracheni e non degli stranieri. Noi auspichiamo che escano dall’Iraq tutte le forze straniere, non solo gli alleati, ma solo dopo che si sia raggiunta una vera pace, una vera stabilità. Non ci devono essere pressioni e ingerenze esterne. L’Iraq deve essere riconsegnato agli iracheni".

"Il Papa prega per noi – dice Monsignor Warduni – a lui chiediamo di fare il possibile per liberare l’Iraq da questa sciagura nella quale si trova e per favorire la riconciliazione, il ritorno alla sicurezza, alla stabilità".