Olanda. Governo ridurrà del 50% immigrazione da paesi non occidentali
30 Settembre 2010
di redazione
Il nuovo governo di centrodestra olandese guidato dal cristianodemocratico Mark Rutte ridurrà del 50% l’immigrazione proveniente da paesi non occidentali e il 25% l’afflusso di richiedenti asilo. Ad annunciarlo, significativamente, è stato l’uomo divenuto ago della bilancia della politica olandese, il leader della destra xenofoba Geert Wilders, che consentirà, grazie al suo sostegno esterno, alla coalizione di cristianodemocratici (Cda) e liberali di destra (Vvd) di governare senza avere la maggioranza.
Wilders, leader del Partito per la Libertà (Pvv), ha aggiunto che sarà introdotto anche un divieto di Burka. Sono le condizioni imposte per il sostegno esterno. L’annuncio è giunto in una conferenza stampa congiunta con il premier designato Rutte e con il capo dei liberali, Maxime Verhagen. Rutte ha dal canto suo annunciato che il motto del nuovo esecutivo sarà «Libertà e responsabilità». "Restituiremo il nostro paese – ha affermato – agli olandesi, che lavorano sodo".
In totale il governo vuole risparmiare 18 miliardi di euro. In realtà i giochi non sono ancora del tutto fatti. I due partiti di coalizione dovranno infatti dare il via libera ufficiale al sostegno esterno di Wilders nei rispettivi congressi del fine settimana. Soprattutto tra i cristianodemocratici sono molti i maldipancia all’idea di un’alleanza sia pure esterna con la destra xenofoba e populista di Wilders, che ha fatto della crociata anti-Islam la sua bandiera. Al momento i media olandesi non danno affato per scontato il sì del Cda, che si riunisce sabato ad Arnhelm. La notte scorsa il gruppo parlamentare cristianodemocratico non è riuscito ad accordarsi su un voto unanimo alla bozza di accordo con i liberli del Vvd sul governo di minoranza con sostegno esterno di Wilders.