Omicidio Falcidia. Processo a porte aperte per il marito della vittima

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Omicidio Falcidia. Processo a porte aperte per il marito della vittima

04 Ottobre 2010

Sarà celebrato con il rito abbreviato e a porte aperte il processo a Vincenzo Morici, il medico accusato di aver ucciso la moglie, la professoressa Antonella Falcidia, nella loro abitazione in via Rosso di San Secondo a Catania.

Lo ha deciso il Gup Grazia Caserta che ha accolto le richieste presentate dai legali dell’imputato, gli avvocati Enzo e Enrico Trantino che hanno chiesto un dibattimento pubblico in considerazione del grande clamore suscitato dal caso. La prima udienza è stata fissata per il 25 novembre prossimo, con l’intervento della pubblica accusa.

Vincenzo Morici, primario del reparto di chirurgia generale dell’ospedale di Taormina, fu arrestato il 14 marzo del 2007 con l’accusa di omicidio a distanza di oltre 13 anni dalla morte della professoressa Antonella Falcidia. Il professionista fu scarcerato 25 giorni dopo dal Tribunale del riesame per mancanza di indizi. Decisione poi ribadita dalla Cassazione.

L’inchiesta era stata riaperta dalla Procura della Repubblica di Catania nel febbraio del 2007 dopo che il Ris aveva individuato, grazie all’ausilio di un particolare scanner, una scritta alla base del divano fatta col sangue molto probabilmente dalla vittima stessa, con la quale indicava le iniziali del marito: "ENZ".

Antonella Falcidia fu assassinata con 23 colpi coltellate il 4 dicembre 1993. A trovare il cadavere della donna fu il marito. Il corpo giaceva nel salotto e la porta d’ingresso, blindata e chiusa, non presentava segni di scasso, così come le finestre. La vittima stringeva tra le mani capelli lunghi e ricoperti da una tintura bionda; su un tappeto dell’abitazione, invece, fu rinvenuta un’impronta di scarpa lasciata con il sangue. Secondo l’accusa Morici avrebbe ucciso la moglie perché la donna gli contestava una relazione extraconiugale.