Omicidio Garlasco: cade alibi di Stasi
13 Dicembre 2007
di redazione
Alberto Stasi, il solo indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, a
Garlasco, non lavorò alla tesi di laurea la mattina del delitto.
Lui
ripete da quando è stato inquisito che quel giorno, il 13 agosto, passò
la mattinata davanti al pc. La relazione che il colonnello Luciano
Garofano ha portato di persona in procura dice invece che il 13 agosto
il portatile di Alberto è rimasto acceso tre minuti (dalle 9.36 alle
9.39) per essere spento e poi riacceso dalle 10.15 fino alle 12.30. La
prima breve accensione risulterebbe sfruttata per guardare una
fotografia osé, la seconda (le due ore e 15 minuti) sarebbe stata
invece inutilizzata. Un buco, insomma, durante il quale sembra non sia
stata registrata nessuna interazione uomo-macchina. «Non posso
commentare una relazione che non ho ancora visto ma certo la
ricostruzione che ci ha fatto Alberto dice cose precise, diverse —
commenta a caldo uno dei legali di Stasi, il professor Angelo Giarda —.
Prenderemo atto delle loro conclusioni e faremo le nostre».