Omicidio Scazzi. La famiglia Misseri revoca il difensore di Sabrina
20 Novembre 2010
di redazione
L’avvocato Francesca Conte, del foro di Lecce, non è più difensore di fiducia di Sabrina Misseri. La revoca è stata formalizzata da Sabrina che in sua sostituzione ha nominato l’avvocato Russo.
Pochi giorni fa la stessa Conte era subentrata al posto di Russo e ieri ha partecipato all’incidente probatorio di Michele Misseri. "Il caso ha perso le sue connotazioni di caso giudiziario – ha detto l’avvocato Conte – ed ha sempre più le connotazioni del business a cui mi debbo sottrarre”.
Ieri ha partecipato all’incidente probatorio nel carcere di Taranto che ha messo Sabrina di fronte all’interrogarorio del padre. Sulle ragioni del’abbandono del caso, l’avvocato Conte dice in una nota: "Mi è stato insegnato che la difesa tecnica, per essere efficace, deve essere libera da condizionamenti, indipendente, coerente e onesta, non potendo invece essere legata a speculazioni inconfessabili di ogni tipo".
È durato circa undici ore, si è concluso solo a notte inoltrata, l’interrogatorio di Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto scorso il cui corpo fu trovato una quarantina di giorni dopo la sua scomparsa in una cisterna nelle campagne del paese. Misseri, che nelle prime confessioni si era accusato dell’omicidio, nel corso dell’incidente probatorio (le sue dichiarazioni saranno utilizzate come prove nel futuro processo) ha sostanzialmente confermato la versione del 5 novembre scorso. Nell’aula del carcere di Taranto, dove si è svolto l’interrogatorio Miche Misseri ha ribadito la responsabilità della figlia Sabrina, presente in aula ma senza mai incontrare il suo sguardo. Stando alla versione di Michele Misseri, interrotta da diversi "non ricordo", a uccidere Sarah sarebbe stata la cugina ventiduenne Sabrina. Lo "zio Michele" ha ammesso di aver nascosto il cadavere, ma senza oltraggiarlo come aveva, invece, affermato ancora nell’ultima versione. Lo zio di Sarah ha infatti spiegato così la falsa confessione sullo stupro del cadavere della giovane uccisa ad Avetrana: "Ho detto di aver violentato Sarah perché mi dovevo caricare tutta la colpa e dovevo far sembrare la cosa più credibile".
L’interrogatorio fiume di ieri dello zio non convince però i legali dei genitori di Sarah. "Michele Misseri non dice tutta la verità, pur rimanendo consolidato il quadro accusatorio", affermano gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile. "C’è ancora qualcosa che nasconde", sostengono prendendo spunto dalle incertezze di Misseri quando gli si chiede di entrare nel dettaglio della dinamica dell’omicidio. Il sospetto, concludono Biscotti e Gentile, "è che dietro a queste incertezze ci sia qualcosa che Michele non riesce a dire".