Pacchi bomba. Falsi gli allarmi delle ambasciate di Finlandia e Albania
27 Dicembre 2010
di redazione
I pacchi sospetti segnalati alle ambasciate di Finlandia ed Albania a Roma si sono rivelati falsi allarmi. Dagli accertamenti svolti dagli artificieri dei carabinieri è emerso che nessuno dei due plichi conteneva esplosivo.
Massima attenzione e fiducia nelle Forze dell’Ordine, evitando allarmismi. È l’appello di Enzo Bianco, senatore del Pd, ex ministro dell’Interno, ex presidente del Copasir, di fronte al susseguirsi di invii di pacchi bomba in varie ambasciate, accompagnati anche da falsi allarmi. "Si tratta di episodi – sottolinea – che non hanno nulla a che vedere con il terrorismo internazionale e con i segnali di allerta in questo senso, relativi anche al nostro Paese, lanciati nelle settimane scorse". "Sono attentati – aggiunge Bianco – riconducibili a cellule anarchico-insurrezionaliste, con un radicamento nazionale, che possono avere anche collegamenti internazionali, ma che usano tecniche non particolarmente raffinate e che quindi non sono capaci di organizzare attentati con un elevato grado di pericolosità".
"Puntano alle ambasciate – spiega ancora l’ex ministro dell’Interno – perché da sempre sono contro la globalizzazione e il mondo delle realazioni internazionali e forse c’è anche la volontà di trasmettere un messaggio di debolezza del nostro Paese sul piano internazionale. Naturalmente occorre mantenere la guardia alta e la massima attenzione, evitando però allarmismi". "Ciò su cui occorre vigilare – ammonisce Bianco – è che nel clima di tensione che da vari mesi si registra nel nostro Paese, questi episodi non rappresentino un detonatore per l’azione di provocatori. Ripeto, nervi saldi e massima fiducia nella capacità e nella professionalità delle Forze di Polizia e degli apparati di intelligence, augurandoci che riescano presto ad individuare e colpire gli autori di questi attentati".
Il senatore Gianpiero D’Alia, presidente del gruppo Udc al Senato, ha annunciato di aver chiesto al Governo di riferire alle Camere sui pacchi bomba che in questi giorni stanno raggiungendo numerose ambasciate straniere a Roma. "Destano grande preoccupazione – affererma il senatore – . Desidero esprimere la mia solidarietà e il mio supporto agli inquirenti e alla polizia, che stanno lavorando per individuare gli autori di questi attentati e sul versante della prevenzione, evitando in tal modo che altre persone debbano subire danni, come purtroppo già accaduto nei giorni scorsi agli addetti delle sedi diplomatiche di Svizzera e Cile". "Chiedo che il governo riferisca appena possibile alle Camere – ha proseguito D’Alia – eventualmente con una convocazione delle commissioni competenti, riferendo sulla situazione interna e sulle possibili connessioni anche con gruppi eversivi esteri. La situazione è grave e, come dicevo, preoccupante, per questo spero che tutte le forze politiche si uniscano responsabilmente nel condannare e contrastare questi fenomeni".