Padre Bossi: interrotta collaborazione con il Fim
22 Giugno 2007
di redazione
La collaborazione tra l’esercito filippino e i ribelli del Fronte islamico di liberazione Moro (Fim) si è interrotta. Il Fim ha collaborato per dieci giorni nelle ricerche di padre Giancarlo Bossi, il missionario italiano rapito a Mindanao lo scorso 10 giugno.
Il generale filippino Dolorino spiega la vicenda: “E’ scaduto il mandato del Gruppo di azione comune istituito da Manila e dai capi dei ribelli. Per questo, ora siamo formalmente separati e di nuovo avversari. Non possiamo collaborare fino a che il gruppo non viene riformato'”.
Il governo non ha ancora deciso chi proporre come capo dei mediatori e questo spiegherebbe lo scioglimento del gruppo di collaborazione.
Anche l’ambasciatore italiano nelle Filippine Rubens Anna Fedele, si e’ offerto ai rapitori per creare un canale di comunicazione, qualora questi non volessero parlare nè con l’esercito nè con la polizia.