Padre Bossi sta bene, primi contatti con rapitori
18 Giugno 2007
di redazione
Padre Giancarlo Bossi sta bene. Ci sono finalmente stati i primi contatti con i suoi rapitori. Lo ha detto oggi ad Asianews e all’agenzia missionaria Misna, padre Giovanni Sandalo, superiore provinciale nelle Filippine del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime).
“Si è trattato di un primo contatto verbale” e ”i rapitori del missionario sono ancora anonimi”, ha detto Padre Sandalo, appena rientrato da Ipil, dove ieri si è svolta una veglia di preghiera per la pronta liberazione di padre Bossi, il missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere rapito esattamente una settimana fa nel villaggio costiero di Bulawan, provincia di Zamboanga-Sibugay.
“E’ stato molto bello ascoltare queste persone parlare di padre Bossi, soprattutto quelli che venivano dalla sua parrocchia”, racconta padre Sandalo ad AsiaNews.
Non si fermano le ricerche del missionario rapito. Una zona dell’arcipelago, riferisce AsiaNews, è stata isolata da militari e guerriglieri del Fronte islamico di liberazione Moro (Milf), che sin dalle prime ore dell’emergenza ha offerto il suo aiuto per liberare il missionario italiano.