Pakistan. Arrestato Sufi Mohammad, leader religioso dei talebani

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Pakistan. Arrestato Sufi Mohammad, leader religioso dei talebani

27 Luglio 2009

Sufi Mohammad, il religioso estremista che nel febbraio scorso ha negoziato con il governo l’entrata in vigore della sharia nella Valle di Swat, è stato arrestato ieri sera dalle autorità pakistane. Lo ha riferito Mian Iftikhar, responsabile per l’Informazione della Provincia della frontiera nord-occidentale (Nwfp), il quale ha confermato l’arresto di Sufi Mohammad per il reato di istigazione alla violenza e al terrorismo.

"Invece di mantenere le promesse e lavorare per la pace, non ha mai rilasciato una singola dichiarazione contro il terrorismo", ha dichiarato Iftikhar durante una conferenza stampa a Peshawar. Il responsabile dell’informazione della Nwfp ha poi accusato il leader religioso talebano di essere responsabile della morte di numerose persone: "Non possiamo ignorare cosa è successo e il prezzo che abbiamo pagato per pacificare" le aree tribali del Pakistan, ha aggiunto Iftikhar, riferendosi all’offensiva che da fine aprile l’esercito sta conducendo nel nord-ovest del Paese.

Secondo quanto riferito dal figlio di Sufi Mohammad, Azmat Ullah, la polizia ha prelevato il religioso talebano nella sua abitazione di Sethi Town, nei pressi di Peshawar, arrestando anche tre dei suoi figli che, come precisato da Azmat Ullah, "non hanno fatto alcuna resistenza al momento dell’arresto".

Testimoni locali hanno dichiarato che la polizia ha sparato alcuni colpi d’arma da fuoco in aria per disperdere la folla che si era radunata nei pressi dell’abitazione del leader dei ribelli.

Sufi Mohammad, suocero del comandante dei Talebani di Swat, Maulana Fazlullah, è il leader del movimento fondamentalista "Tehrik-e Nafaz-e Shariat-e Mohammadi (Tnsm)", ovvero il "Movimento per il rafforzamento della legge islamica". Arrestato una prima volta nel 2002, è tornato in libertà l’anno successivo, dopo aver annunciato di voler rinunciare alla lotta armata contro le istituzioni di Islamabad.

Nel febbraio dello scorso anno Sufi Mohammad ha firmato un accordo con il governo per l’entrata in vigore della sharia nella Valle di Swat, accordo naufragato a seguito dell’avanzata militare dei ribelli che erano giunti a controllare il distretto di Buner, distante solo un centinaio di chilometri dalla capitale. Le truppe di Islamabad, a seguito delle pressioni della comunità internazionale, hanno quindi avviato un’offensiva con lo scopo di ripulire dai Talebani le aree tribali al confine con l’Afghanistan: nel cruento conflitto tra miliziani ed esercito, circa due milioni di abitanti sono stati costretti a lasciare le loro abitazioni e riparare nei campi profughi.