Palermo. Muore a 10 anni dopo colluttazione con amico, la Procura indaga

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Palermo. Muore a 10 anni dopo colluttazione con amico, la Procura indaga

13 Agosto 2009

Dramma nel palermitano. Un bambino di 10 anni è morto ieri sera all’Ospedale pediatrico del capoluogo siciliano, dopo essere entrato martedì, forse per le conseguenze di traumi interni provocati dalle botte dategli da un compagno di giochi un po’ più grande di lui.

La procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sulla vicenda di cui si occupa il pm Carlo Marzella: i genitori si sono infatti rivolti alla polizia per accertare le cause della morte del piccolo. Secondo il padre, impiegato in un bar di Bagheria, e la moglie il figlio ha avuto i primi malori martedì mattina. La pediatra, che seguiva il bambino per un’asma, aveva consigliato inizialmente un farmaco, ma poi i genitori avevano deciso di portarlo alla guardia medica di Bagheria, ma anche lì i medici non si sono accorti di nulla. Il bambino in serata ha perso conoscenza ed è stato portato all’Ospedale dei bambini dove è giunto in coma. I medici hanno accertato che fegato e reni erano lesionati e a quel punto i genitori si sono ricordati della lite avuta tra il figlio e un amico il venerdì precedente, di cui il bambino aveva parlato con la madre e con la sorella Lilla, di 2 anni più grande. Il pm Marzella ha raccolto le testimonianze dei genitori per ricostruire le ultime ore del bambino.

Il procuratore aggiunto Maurizio Scalia, però, consiglia di attendere il responso dell’autopsia odierna prima di arrivare a frettolose conclusioni: "Al momento non vi sono elementi per sostenere che la morte del bambino di 10 anni sia stata causata dalle botte di un altro ragazzino. L’ecografia e la Tac non hanno evidenziato lesioni gravi a organi interni. Aspettiamo i risultati dell’autopsia odierna dell’Istituto di medicina legale del Policlinico". Scalia ha poi confermato che il padre del piccolo ha parlato con gli inquirenti di "una lite che il bambino avrebbe avuto nel corso di una partita di pallone da parte di un ragazzino più grande venerdì scorso".