Pd. Franceschini attacca: “Berlusconi è contro la Costituzione”
22 Febbraio 2009
di redazione
"Il presidente del Consiglio ha in mente un Paese diverso. Ha in mente un Paese in cui il potere viene più tacitamente concentrato nelle mani di una sola persona. Questo è contro la Costituzione su cui ha giurato fedeltà". E’ quanto ha dichiarato il neo segretario del Partito democratico, Dario Franceschini, questo pomeriggio nella sua città natale, Ferrara, per giurare simbolicamente fedeltà alla Carta costituzionale.
In questo modo Franceschini lascia chiaro quale sarà la linea del partito nei rapporti con la maggioranza quando dichiara che "è anomalo che un dirigente politico legga la formula di giuramento alla Costituzione che è imposta soltanto al presidente del Consiglio dei ministri". E continua: "Non è il momento della delusione, non è il momento dell’astensionismo, non è il momento del disimpegno", facendo un appello a tutti gli italiani: "Per loro arrivato il momento che comincino una lunga battaglia per difendere la democrazia italiana".
Durissime le reazioni dalle fila del Pdl. Il vicepresidente vicario dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello dichiara: "Franceschini inizia da dove Veltroni ha fallito, usando la Costituzione come scudo di parte nel tentativo di coprire le proprie debolezze e di offendere la sovranità popolare". Gli fa eco Italo Bocchino, vicepresidente vicario dei deputati del Pdl: "Franceschini al suo esordio commette lo stesso errore che è costato il posto a Veltroni, mostrando di avere quale unica strategia l’odio verso l’avversario e quell’antiberlusconismo che continua a condannare la sinistra alla sconfitta".
Sulla stessa linea il portavoce di Forza Italia, Daniele Capezzone. "Dove Veltroni sbagliava (l’alleanza con Di Pietro), Franceschini sbaglia anche di più, interiorizzando toni, linguaggio e parole d’ordine dei dipietristi – osserva infatti – Il Pd sta già diventando una succursale dell’Italia dei Valori?". E stando alle dichiarazioni di Silvana Mura (Idv) sembrerebbe proprio così: "E’ certamente molto positivo che anche il neosegretario del Partito Democratico ritenga che parli come noi, cioè che la politica di Berlusconi sia contro la Costituzione, perchè solo un’opposizione decisa e senza sconti, come ha fatto l’Italia dei Valori in questi mesi, può consentire di mostrare agli italiani il vero volto di questo governo".
Molto pacata la reazione del diretto interessato, che al termine del vertice di Berlino, il premier ha replicato alle accuse affermando che "è una cosa irreale, perchè io ho giurato sulla Costituzione e ne sono un assoluto sostenitore". Ma il Cavaliere è tornato sulle polemiche per alcune sue frasi dette in Sardegna a proposito della necessità di riformare la Costituzione, sottolineando "che non c’è nessun dramma da fare, visto che io stesso ho partecipato per quasi un anno ad una commissione bicamerale che aveva come oggetto la Costituzione italiana e che la Sinistra ha cambiato, modificando gran parte del Titolo V con solo quattro voti di vantaggio".