Pd. Le primarie a Bologna scongiurano il flop: bene l’affluenza

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Pd. Le primarie a Bologna scongiurano il flop: bene l’affluenza

23 Gennaio 2011

Il centrosinistra supera la sfida di Bologna: le primarie per la scelta del candidato sindaco non sono state quel flop che molti temevano, auspicavano o comunque pronosticavano alla vigilia.

La voglia di partecipazione ad una competizione che non ha vincitori designati alla vigilia, è stata più forte della delusione, patita dall’elettorato di centrosinistra bolognese, dopo la vicenda che, un anno fa, ha portato alle dimissioni di Flavio Delbono, condannando la città ad un lungo commissariamento. Segnali positivi ne erano già arrivati fin dall’apertura dei seggi, alle 8: non ci sono state lunghe file, ma un viavai continuo che ha lasciato ben sperare gli organizzatori.

Fra i tanti bolognesi che sono andati a votare per scegliere chi fra Virginio Merola, Amelia Frascaroli e Benedetto Zacchiroli sarà chiamato al tentativo di raccogliere l’eredità di Dozza, Zangheri e Imbeni, anche l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi che è andato alle urne, come da tradizione, con la moglie Flavia.

Alle 18, a quattro ore dalla chiusura dei seggi, i partecipanti al voto erano stati 22.414, oltre ogni più rosea previsione. Pare alla portata l’obiettivo di superare il dato di affluenza del 2008 (le primarie che incoronarono Delbono) e che portarono al voto poco meno di 25mila elettori. Allora si votava in due giorni e quelle erano primarie di partito: alla vigilia, tuttavia, nemmeno i primaristi più sfegatati avrebbero scommesso in un simile exploit.

Una prima indicazione sull’esito delle primarie dovrebbe arrivare già dalle 22, alla chiusura delle urne, quando verrà diffuso l’exit poll sulla consultazione. Per conoscere il risultato definitivo e sapere chi sarà il candidato del centrosinistra bolognese alle amministrative di primavera non ci sarà, tuttavia, bisogno di attendere molto: gli organizzatori contano di avere risultati se non definitivi, almeno molto attendibili entro mezzanotte. In posizione di favorito parte Virginio Merola, unico candidato con la tessera del Pd, assessore nella giunta Cofferati e candidato più o meno ufficiale del partito dopo il ritiro di Maurizio Cevenini. Amelia Frascaroli, sostenuta da Sel, è però tutt’altro che un’outsider e una sua affermazione potrebbe replicare quello che è successo a Milano con la vittoria di Pisapia. Più staccato, almeno secondo i sondaggi di Palazzo, l’altro competitor Benedetto Zacchiroli.