Pd, Veltroni: “Serve un leader che ascolta ma poi decide”
25 Settembre 2007
di redazione
È proprio Walter Veltroni, l’eterno indeciso, che sul
nascente Partito democratico dice: “L’elezione diretta del leader, ma non
seguiràun modello presidenziale. Avrà un leader che ascolterà tutti, però poi
si decide, come deve accadere in democrazia. Solo in Italia funziona soltanto
la prima parte”.
Veltroni lo ha detto in un passaggio del discorso tenuto,
presso lo ‘Spazio Etoile’ in piazza San Lorenzo in Lucina, dove è intervenuto
per la presentazione delle tre liste che nei collegi romani sostengono la sua candidatura alla guida del
Pd.
Il sindaco romano ha ricordato che il Partito democratico
dovrà avere una “vocazione e un linguaggio maggioritario, che non vuol dire
prendere il 51%”, ma proporsi come rappresentante di un campo “più ampio e
plurale di forze, dove ci sono culture diverse e insieme una linea condivisa e
praticata”. Aggiunge inoltre che “ènecessario in Italia introdurre elementi di
coesione politica perché, altrimenti, il Paese rischia di essere sbranato dal
suo sistema politico-istituzionale, che non garantisce linearità nell’
assunzione delle decisioni’. Anche su questo fronte, secondo Veltroni, il Pd
può rappresentare una importante spinta e novità”.