Pdl-Pd. D’Alema: “Possibili scosse, l’opposizione sia pronta”
14 Giugno 2009
di redazione
La tesi del complotto per cacciare Berlusconi da Palazzo Chigi infiamma anche oggi il confronto politico, con il Pdl che conferma l’ipotesi della grande congiura e l’opposizione che denuncia una manovra diversiva. Massimo D’Alema non crede al piano eversivo che, secondo Francesco Cossiga, intervistato dal Giornale, punterebbe a sostituire il premier con un non eletto, come il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. Il numero uno della banca centrale nazionale, ad avviso dell’ex capo dello Stato, sarebbe sponsorizzato dal "partito di Repubblica, dal proprietario di Sky, Rupert Murdoch, e da Pier Ferdinando Casini".
Il leader dell’Udc non commenta le parole del presidente emerito della Repubblica ma, intervistato dal Messaggero, invita Berlusconi ad andare in Parlamento se ha qualcosa "di serio da dire", altrimenti "taccia". L’esponente del Pd, intervistato da Lucia Annunziata nel corso della trasmissione "in mezz’ora" definisce la vicenda "più che una bomba un petardo", vede dietro a tutto questo una "scorciatoia per non fare i conti con un’incapacità di governare e una grande debolezza di immagine sulla scena internazionale". Ma D’Alema va oltre, parla di un "leader dimezzato", afferma che di fronte a un aggravarsi della crisi nel Paese "la vicenda italiana potrà conoscere delle scosse, anche perché Berlusconi non è uno che accetti il suo declino politico"; invita poi l’opposizione, "nei momenti di conflitto", ad "assumersi le sue responsabilità" e a fare la sua parte.
Dal centrodestra le frasi dell’ex premier sulle "scosse" vengono interpretate come un indiretto avvallo alle tesi complottarde su cui fin dalla mattina erano intervenuti diversi esponenti del Pdl. Il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto aveva denunciato "un tentativo di destabilizzazione dell’equilibrio politico", ricordando "precedenti significativi" da quando Berlusconi è entrato in politica, a cominciare dall’ avviso di garanzia durante il G7 a Napoli; mentre il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, aveva accusato la sinistra di "voler pescare nel torbido". Il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, aveva spiegato che il premier ieri "ha giocato d’anticipo svelando manovre opache degli ultimi 40 giorni".
L’intervento dell’ex premier, andato in onda nel primo pomeriggio, riapre la polemica con Gianfranco Rotondi che sostiene: "D’Alema sventa la trappola. È troppo intelligente per sbagliare, se offre la disponibilità dell’ opposizione per sostituire Berlusconi collabora a sventare il complotto". Il portavoce del premier, Paolo Bonaiuti, invita la sinistra "a rispettare il voto democratico" e sostiene che l’ex ministro degli Esteri ha "sofferto un colpo di caldo". D’Alema, raggiunto telefonicamente, replica dicendosi "colpito dalle reazioni strumentali" e spiega che "è Berlusconi a produrre le scosse, è lui a produrre instabilità e a scuotere l’equilibrio di governo con la denuncia di presunti complotti". "Mi riferivo al conflitto latente nel centrodestra", aggiunge invitando a "non almanaccare" sulle sue frasi.
Se lo scontro tra Pd e Pdl prosegue, la Lega riunitasi a Pontida si è tenuta fuori dalle polemiche, ma con Umberto Bossi lancia un messaggio rassicurante per il Cavaliere: "La Lega vigila, finché c’è la Lega la democrazia non corre rischi".