Pdl. Rotondi: “Le polemiche stanno divorando la credibilità del governo”
04 Luglio 2010
di redazione
"Penso che gli elettori giudichino con severità il partito di maggioranza che divora la credibilità del governo con polemiche che sono il peggio della Prima Repubblica". Lo afferma il ministro per l’Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi.
Secondo Rotondi Aldo Brancher va difeso, la maggioranza deve fare quadrato perché è una "persona corretta che viene trattata come l’uomo nero". Quelli che gli voteranno la sfiducia, ha sottolineato, "si mettono all’opposizione del governo. Parlo di quelli che all’opposizione ci stanno già e quelli che, con un voto di questa natura virtualmente ci si metteranno per loro scelta". Non è una distinzione priva di conseguenze quella prospettata dal ministo per l’Attuazione del programma di Governo nel prendere in esame ciò che potrebbe accadere giovedì prossimo alla Camera, dove è in programma la discussione della mozione di sfiducia individuale contro Brancher, presentata da Pd e Idv.
Il ministro per il Decentramento, afferma Rotondi all’Adnkronos, "va difeso senza se e senza ma. Va difeso perché si sta facendo di un politico corretto e rappresentativo, una sorta di uomo nero. Di certo il governo non si presterà a questo gioco. Sono certo che di qui a poco, e certo prima di giovedì, Brancher fornirà tutti i chiarimenti necessari per evitare che sul suo nome possa accendersi uno scontro in Parlamento. Comunque l’ultima cosa che ci si può aspettare da una coalizione di governo è che manchi la solidarietà a un componente del governo stesso".
Il vice segretario del Pd Enrico Letta è convinto che giovedì alla Camera non mancheranno le sorprese. Cosa accadrebbe se una parte della maggioranza, o singoli esponenti di essa, si unissero ai voti della minoranza? "I parlamentari che votano contro il governo – risponde Rotondi – stanno all’opposizione. Poco importa se ci stanno perchè rappresentano le forze che hanno perso le elezioni o se ci siano passati dopo per altre ragioni. Tecnicamente stanno all’opposizione del governo".
Una puntualizzazione che riguarda direttamente la componente finiana del Pdl. "Il governo – assicura ancora il ministro per l’attuazione del programma – andrà avanti, perché non sono convinto che siano in molti a ritenere che un ritorno dell’Unione di prodiana memoria sia preferibile al governo Berlusconi, scelto e votato da milioni di elettori". "Se guardiamo a quella stagione passata – aggiunge Rotondi riferendosi agli anni del centro sinistra e alle ipotesi di un governo delle ‘larghe intese’ – possiamo dire che Prodi si è sempre preso le proprie responsabilità e ci ha sempre messo la faccia. Non capisco chi, nel centro sinistra o per meglio dire all’opposizione, possa metterci la sua di faccia. Io francamente non lo vedo proprio".