Pedofilia: continua la caccia al lupo

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Pedofilia: continua la caccia al lupo

16 Ottobre 2007

Continua la guerra contro la pedofilia, ieri è stato arrestato un pedofilo nel Nevada, mentre è ancora aperta la caccia al “lupo” di origini canadesi che risulterebbe in Thailandia.

Chester “Chet” Arthur Stiles (37), è stato arrestato ieri pomeriggio (ora locale) dalla polizia del Nevada mentre era alla guida della sua “Buick”. L’uomo aveva violentato una bambina di tre anni ed era stato a lungo ricercato dalle autorità statunitensi. L’altro pedofilo, il canadese Christopher Paul Neil,di 32 anni risulta invece in Thailandia, secondo quanto riportato dall’Interpol locale.

Due diverse storie di pedofilia, una già finita con l’arresto del maniaco di Pahrump, nel Nevada. Stiles aveva postato su internet un video in cui si assisteva allo stupro di una bambina di 3 anni, commesso da lui medesimo. Il filmato risale al 2003, da quel momento il pedofilo americano è stato un fuggitivo con alle calcagna perfino gli agenti dell’FBI.

La polizia del Nevada è riuscito ad arrestarlo a Las Vegas a causa di un semplice blocco stradale. Quando l’agente gli ha chiesto i documenti, il 37enne di Pahrump ha consegnato una patente falsa, mentre gli agenti stavano tentando di decifrare il documento Stiles avrebbe confessato: “Sono io quello che state cercando”. Ora si attende il processo e l’incarcerazione sarà inevitabile.

Diversa la storia relativa a l’altro pedofilo di origini nordamericane, il canadese ricercato dalle polizie di tutto il globo: Christopher Paul Neil. A quanto pare la polizia thailandese avrebbe accertato la sua presenza sul posto: “Pensiamo che si trovi tuttora in Thailandia e raccoglieremo le informazioni dai paesi vicini nei quali ha commesso crimini pedofili in modo da poter spiccare un mandato d’arresto contro di lui”, ha fatto sapere l’agente di polizia Apichart Suribunya.

Nel suo caso il reato consiste nell’aver diffuso via internet oltre 200 fotografie ritraenti abusi da lui commessi nei confronti di minori. Secondo l’Interpol thailandese, “si tratterebbe di un insegnante d’inglese in una scuola della Corea del sud”.