Pena di morte, Marini: “Moratoria, evento enorme”
19 Dicembre 2007
di redazione
“Un evento di straordinario valore”. Il presidente del senato, Franco
Marini, è intervenuto sulla
risoluzione per la moratoria universale della pena di morte approvata
ieri dall’Assemblea generale dell’Onu.
“È stato un evento – ha detto
Marini – di straordinario valore per l’affermazione dei diritti umani
dopo l’adozione nel 1948 di quei principi contenuti nella
Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo di cui ricorre nel 2008 il 60 esimo
anniversario”.
“L’Italia da anni lavora per raggiungere questo obiettivo. Ora
il traguardo tenacemente perseguito dal nostro Paese è stato
raggiunto. È stata premiata l’azione del governo e del Parlamento”,
ha ricordato Marini, aggiungendo che “l’Italia fu in prima linea nel
1994 quando per soli otto voti la risoluzione presentata dal nostro
Paese venne respinta dall’Assemblea generale. Nel 1999 ci fu un altro
tentativo. La decisione di ieri dell’Assemblea generale dell’Onu è
anche il successo di un metodo”.
Per Marini l’Unione europea ha avuto un ruolo fondamentale: la
determinazione unanime assunta dai ministri degli esteri dell’Unione
di procedere, lo scorso 14 maggio, alla preparazione di una
risoluzione sulla moratoria, ha detto Marini, “è stata il primo passo
per la determinazione nel contesto internazionale di un nuovo e più
vasto consenso per creare le alleanze necessarie per raggiungere
quello che oggi possiamo definire uno storico risultato”.
“È stata rilevante – ha aggiunto il presidente del
Senato – l’instancabile attività delle associazioni che da sempre si
battono per l’affermazione dei diritti umani e per l’adozione della
moratoria universale sulla pena capitale. Il loro impegno ha
rappresentanto un contributo fondamentale al raggiungimento di questo
traguardo”.
“Il Parlamento italiano ha stimolato e sostenuto con i suoi atti
l’azione del governo. È un risultato – ha sottolineato infine Marini –
che premia l’Italia, l’Unione europea e la comunità internazionale
che nella sua sede più autorevole è stata in grado di porre l’uomo
al centro della sua azione per proseguire il cammino verso
l’abrogazione definitiva della pena di morte e la piena affermazione
dei diritti umani nel mondo”.