Pensioni, Berlusconi: Veltroni non tiene conto della disponibilità di bilancio

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Pensioni, Berlusconi: Veltroni non tiene conto della disponibilità di bilancio

26 Marzo 2008

Silvio Berlusconi attacca Walter Veltroni
dopo la “sparata” di ieri del leader del Pd sull’aumento delle minime.

“Sulle pensioni Veltroni ci ha copiato e lo ha
fatto male perché la sua proposta sugli aumenti è a vanvera, non tiene
conto nemmeno della disponibilità di bilancio”. Lo afferma Silvio
Berlusconi
ai microfoni di Studio Aperto, appena rientrato a Roma.

“La nostra
proposta invece – prosegue il
leader del Pdl – è condivisa dal Partito dei pensionati che ora sta con
noi e prevede l’innalzamento delle pensioni minime, l’adeguamento al
costo
della vita di tutte le pensioni fino al livello di mille euro al mese”.

Ecco la proposta lanciata ieri da Veltroni: aumenti da subito, già da luglio
2008, e per tutti i pensionati, basta che non superino il
reddito di 55 mila euro l’anno. Il bonus più alto è di 400
euro in media e riguarda gli assegni fino circa duemila euro al
mese, mentre per quelle più alte (tra i 25 mila euro e i 55
mila annui) l’incremento oscilla tra i 250 e i 100 euro. La
proposta dunque non tocca le pensioni cosiddette minime (quelle
sotto gli 8mila euro l’anno e già interessate dalla “quattordicesima” prevista dal governo Prodi). Bensì estende
questa misura e lo strumento prediletto per riuscire a metterla
in campo è, secondo il Pd, la leva fiscale.