Perché siamo contro il commercio di cellule e tessuti umani
04 Marzo 2015
di redazione
E’ stato accolto come “raccomandazione” dal Governo l’emendamento presentato al ddl trapianti sul traffico di organi dai senatori Ncd Maurizio Sacconi e Carlo Giovanardi. La proposta di modifica intende contrastare chi “commercia, vende, acquista ovvero, in qualsiasi modo e a qualsiasi titolo, riceve compenso economico per ottenere cellule e tessuti di origine umana prelevati da persona vivente”.
“L’emendamento presentato con i colleghi Giovanardi e Aiello,” ha spiegato il senatore Sacconi, “ha dato luogo ad un ordine del giorno accettato dal governo che lo impegna a rendere effettiva la gratuità dello scambio di cellule e tessuti di persone in vita. Ciò significa individuare i modi con cui impedire ogni forma di commercializzazione secondo il modello del sangue e degli organi che attraverso associazioni non profittevoli si raccolgono con modalità gratuite e solidali”.
“L’esigenza di adeguate sanzioni”, prosegue Sacconi, “si è evidenziata alla luce dell’intensificazione di attività commerciali fondate sullo sfruttamento di persone bisognose. Guai se la nostra società perde la dimensione dell’uomo riducendolo a magazzino di ricambi a pagamento".
Dichiarando il voto favorevole di Area Popolare, il senatore Carlo Giovanardi ha rivendicato “come merito del gruppo” l’accoglimento della raccomandazione da parte del Governo, ricordando che in questo modo si garantisce che “sia effettivo il principio della gratuità della cessione e scambio di cellule e tessuti umani".
“Non è una questione ideologica – ha detto Giovanardi – ma la necessità di trovare un giusto equilibrio fra la promozione della ricerca scientifica e lo sviluppo della medicina da distinguere nettamente da vergognose forme di sfruttamento della povertà e della disperazione di chi è costretto a vendere il proprio materiale genetico di chi per soddisfare i propri desideri non esita a sottoporre i sedicenti donatori a pratiche invasive e dannose per la salute”.
“Nonostante le provocazioni e le bugie circolate sull’emendamento Sacconi-Giovanardi,” commenta Eugenia Roccella, deputato di AP e Vicepresidente della commissione Affari sociali, “il governo lo accetta come raccomandazione, impegnandosi a confermare e irrobustire la generosa tradizione di gratuita’ e generosita’ tipica del nostro paese per la donazione di organi, cellule e tessuti umani".
“Non si tratta – aggiunge Roccella –di impedire l’eterologa che, come hanno sempre dichiarato importanti operatori del settore, può funzionare sulla base dell’egg sharing e del dono, come accade in altri paesi. Non si tratta certamente di impedire la ricerca sulle staminali, che si approvvigiona attraverso altri canali che non riguardano l’uso clinico (come era esplicitamente scritto nell’emendamento)”.
“E’ vergognoso – conclude la parlamentare – che si cerchi di lanciare allarme per coprire il tentativo di favorire chi fa affari letteralmente sulla pelle e sul corpo di persone in condizioni di bisogno". Roccella risponde anche alla senatrice De Petris, che aveva sostenuto che è vergognoso inserire nella legge sul traffico d’organi la questione eterologa. “Quello che è vergognoso è che una donna, per di più di sinistra, non difenda altre donne, giovani e in condizioni di bisogno, dalle attuali forme di sfruttamento indotte dal nuovo libero mercato del corpo," dice Roccella.
“Non erano, i colleghi di Sel, contro ‘il liberismo sfrenato?’”, chiede la parlamentare, “e cosa c’è di peggio che ridurre donne povere a vendere parti del proprio corpo, come in un romanzo di Dickens?”.