Peruviana di 22 anni stuprata alla stazione di metro Anagnina

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Peruviana di 22 anni stuprata alla stazione di metro Anagnina

28 Ottobre 2010

"In due mi hanno aggredita in strada, mi hanno picchiata e violentata". Una ragazza peruviana di 22 anni ha raccontato di essere stata stuprata in un pratone a ridosso della stazione della metropolitana Anagnina, mentre rientrava a casa domenica sera.

Due uomini, probabilmente stranieri, l’avrebbero afferrata e portata in uno spazio erboso lì vicino, dove hanno abusato di lei che è svenuta e si è ripresa solo la mattina dopo quando ha chiesto aiuto a un passante. Lì, dove il nove ottobre venne sferrato il pugno che ha portato Maricica alla morte.

La storia è stata ripresa dal giornalista Marco De Risi de Il Messaggero. La giovane, con un lavoro e residente nella stessa zona di Roma dove è avvenuta la violenza – si legge – ha raccontato in lacrime ai medici dell’Umberto I l’inferno nel quale è precipitata. Le contusioni e le ecchimosi sul volto, poi la visita al pronto soccorso, hanno confermato le parole della vittima. Gli investigatori non hanno dubbi, almeno per ora, sulla veridicità del racconto, tant’è vero che la denuncia della peruviana è finita dritta al secondo piano della Questuar, negli uffici della squadra mobile dove vi è un pool che si occupa di violenza sulle donne. E decine di poliziotti stanno pattugliando i dintorni della stazione Anagnina, dove fra migliaia di passeggeri, ci sono anche criminali che frequentano abitualmente il grande parcheggio. La ragazza è ricoverata per lo choc e le percosse subite.

Un incubo la sua denuncia: "Erano le 21.30 quando sono uscita dalla stazione per tornare a casa. Due uomini mi hanno afferrata di spalle e mi hanno trascinata in un’area verde a pochi metri dalla strada. Poi mi hanno picchiata e violentata. Ho perso i sensi e mi sono risvegliata sull’erba che era ormai giorno, dolorante e stordita. Ho chiesto aiuto a una donna straniera (una cittadina nordafricana) che mi è venuta incontro e mi ha aiutato, mi ha accompagnato fino alla stazione. Volevo raggiungere una mia amica, ero confusa e ho preso la metropolitana. Poi mi sono sentita male e ho capito che dovevo andare in ospedale".

La ragazza esce dalla metropolitana a piazza dei Cinquecento, ha il volto tumefatto, blocca una pattuglia della guardia di finanza che la accompagna al Policlinico. Sono circa le nove del mattino. All’ospedale piomba la polizia. La ragazza viene ascoltata dagli agenti che si consultano con i medici.

Quindi l’indagine passa alla squadra mobile che ora sta cercando di individuare gli stupratori che pare siano stranieri. La ventiduenne non sarebbe in grado di fare un vero identikit degli aggressori. "Mi hanno preso alla spalle – ha dichiarato – era buio e on saprei descriverli. Mi hanno picchiata. Ricordo solo due ombre, e la loro ferocia".

L’ennesimo caso di violenza alla stazione Anagnina dove la mattina del 9 ottobre si verificò l’aggressione sulla banchina della metro che è costata la vita all’infermiera romena Maricica Hahaianu colpita al volto con un pugno da Alessio Burtone, 20 anni, del Tuscolano, che ora si trova in carcere con l’accusa di omicidio.